Il senatore statunitense Bill Hagerty mette sul piatto una nuova regolamentazione stablecoin: USDT ed USDC sotto il controllo della FED
Ieri, il senatore repubblicano Bill Hagerty ha presentato al Senato un nuovo disegno di legge in tema regolamentazione stablecoin.
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Nella giornata di ieri il senatore repubblicano Bill Hagerty ha presentato al Senato degli Stati Uniti un nuovo disegno di legge in tema regolamentazione stablecoin.
Il documento, intitolato “Guiding and Establishing National Innovation in United States Stablecoins” (GENIUS ACT), è volto a creare un quadro normativo chiaro e trasparente per gli emittenti di stablecoin nel Paese.
Secondo diversi esponenti politici, questa nuova legislazione potrà contribuire a potenziare la dominanza del dollaro USA come valuta di riserva globale.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Il senatore Bill Hagerty presenta il “Genius Act”: una nuova regolamentazione stablecoin che rafforza il dollaro USA
Ieri, il senatore Bill Hagerty ha proposto al Senato il cosiddetto “GENIUS ACT”, una regolamentazione che mira a definire il settore delle stablecoin crypto.
Il disegno di legge avanzato, rientra all’interno di un’iniziativa più ampia tra i legislatori per stabilire linee guida chiare per il mercato degli asset digitali.
Il tutto appare in linea con la politica dichiarata del nuovo Presidente Trump, che vuole promuovere un ambiente normativo favorevole al settore crypto.
Questa nuova riforma stablecoin, come sottolineato dallo stesso Hagerty, ha la piena potenzialità di migliorare l’innovazione tecnologica nel Paese.
In particolare, si stima che il GENIUS ACT potrebbe migliorare l’efficienza delle transazioni e stimolare la domanda di titoli del Tesoro USA, contribuendo a consolidare la leadership globale del dollaro USA.
Da sottolineare come la proposta politica ha ottenuto un supporto bipartisan, essendo stata co-sponsorizzata dai senatori Kirsten Gillibrand, Tim Scott e Cynthia Lummis.
Ora la palla passerà al Comitato bancario del Senato o al Comitato per le finanze del Senato, che dovranno esprimere la propria opinione in merito.
In caso di approvazione, il disegno di legge passerà alla votazione delle Camere, per poi eventualmente finire sulla scrivania del Presidente che dovrà decidere o meno se applicare il Veto.
In un recente post sui social media, la senatrice Lummis ha sottolineato che il 2025 potrebbe essere un anno cruciale non solo per le stablecoin, ma per tutto il settore degli asset digitali.
La stessa Lummis ad aprile 2024 aveva presentato una sua riforma sulle valute stabili “Payment Stablecoin Act”, non ancora passata a legge.
Nel frattempo, la giornalista della Fox Business Eleanor Terrett ha riferito che ci si aspetta che il disegno di legge avanzi rapidamente, visto il sostegno politico condiviso.
Come scritto da Terrett su X:
“I membri dello staff del Senato mi hanno detto che si aspettano che il disegno di legge venga rapidamente approvato dalle commissioni del Congresso”.
Cosa comporta la nuova regolamentazione: USDT ed USDC sotto la supervisione della FED
Secondo quanto definito dalla regolamentazione GENIUS ACT, le stablecoin saranno definite ed inquadrate come asset digitali ancorati al dollaro USA.
Questa prima definizione puntualizza il ruolo della valuta fiat statunitense, che funge da elemento centrale per l’emissione e la gestione delle monete virtuali.
Il quadro normativo stabilisce infatti che tutti gli operatori di stablecoin dovranno avere le proprie riserve supportate da riserve in dollari o da Titoli del Tesoro americani.
In particolare vengono stabiliti requisiti di licenza e di riserva per gli emittenti, con due tipologie di supervisioni monetarie distinte.
Da un lato, tutte quelle società che presentano stablecoin con un capitalizzazione superiore a 10 miliardi di dollari, come Tether (USDT) e Circle (USDC), saranno sottoposte al controllo della FED.
Tutte quelle più piccole saranno invece soggette alla revisione degli organi statali, con la possibilità che vengano adottati principi differenti in base alla regione.
Questo è un punto a favore per le grosse aziende stablecoin, che saranno tutelate in modo oggettiva dalla banca centrale americana, senza alcuna distinzione e discriminazione.
Da sottolineare poi come il GENIUS ACT impone agli emittenti di presentare rapporti mensili controllati sulle loro riserve, con penalità per dichiarazioni false.
Il senatore Hagerty, in diretta a Bloomberg Television, ha ribadito come il quadro normativo presentato possa migliorare la crescita tecnologica del Paese, promuovendo la missione del Presidente Trump di rendere l’America la capitale mondiale delle crypto.
La politica di Trump include direttive volte a ridurre gli oneri normativi per le società di criptovalute, in linea con l’intento del GENIUS Act di fornire un ambiente normativo strutturato che favorisca l’ innovazione nelle stablecoin.
Oltre al consenso generale, ci sono però anche gli oppositori alla riforma, come la deputata Maxine Waters che ha espresso le proprie preoccupazioni sui potenziali effetti.
Nel dettaglio, ciò che spaventa Waters è la possibilità che grazie a questa regolamentazione le società commerciali possano emettere una propria moneta stablecoin, creando complicazioni e disturbi per il mercato.
Mercato stablecoin ancora in crescita: total supply a 220 miliardi di dollari
Mentre gli Stati Uniti sono alla presa con la regolamentazione del settore degli asset digitali, il mercato delle stablecoin continua a correre all’impazzata.
Secondo i dati di DefiLlama, la total supply delle stablecoin (che coincide con la capitalizzazione di mercato) ha raggiunto il record dei 220,8 miliardi di dollari.
Parliamo di un valore superiore di 90 miliardi di dollari rispetto a quanto si poteva osservare poco più di un anno fa a gennaio 2024.
Da inizio 2025 invece, il bottino è in aumento di 17 miliardi di dollari, una cifra che testimonia la forte fase di crescita di questa nicchia di settore.
Pensate che solo nella giornata di ieri, Tether Treasury ha immesso sul mercato 1 miliardo di USDT, mentre Cicle ha mintato 250 milioni di USDC.
Tether, la società di Paolo Ardoino, mantiene ancora il suo ruolo da leader nell’industria stablecoin, vantando una dominance del 63,96% ed oltre 140 miliardi di capitalizzazione.
Circle segue al secondo posto con una marketcap più esigua di 55 miliardi di dollari, pur vantando una maggiore presenza nel territorio MiCA-EU.
A seguire dopo le prime due teste di serie, troviamo stablecoin decisamente più piccole con quotazioni che non superano i 10 miliardi di cui si parlava nella regolamentazione GENIUS ACT.
A tal proposito Ethena USD, DAI, Sky Dollari, First Digital USD, Usual USDD ed altre, saranno sottoposte al controllo statale negli Stati Uniti.
Alcune di essere potrebbero avere problemi di compliance dovuti alla mancanza di riserve denominate in dollaro USA, come ad esempio USDe che è coperta anche da Bitcoin.