Il calvario dei pendolari: "Di nuovo treni soppressi. Persone ferme ad Asciano"
Guasto ad un passaggio a livello tra il paese delle Crete e Castelnuovo. Caselli: "Chiederemo un incontro con Provincia e Regione. Siamo disperati".
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di Laura Valdesi
SIENA
Ancora treni soppressi. E un carico da novanta di disagi per i già martoriati pendolari (e viaggiatori) della linea Chiusi-Siena. Che anche ieri si sono trovati, per un problema ad un passaggio a livello, a doversi armare di pazienza e arrivare in amplissimo ritardo a destinazione. Che fosse scuola, lavoro oppure uffici dove sbrigare commissioni burocratiche. "C’è fra noi pendolari tanta desolazione, quasi voglia di arrendersi di fronte al ripetersi di disagi. Questa volta, davvero, il vaso della sopportazione è colmo. Intendiamo metterci in contatto con la presidente della Provincia per rappresentare la nostra situazione e, possibilmente, vorremmo parlare con la Regione Toscana", annuncia Claudia Caselli.
Una pioggia le lamentele. "Possibile che nel 2025 questa linea sia sempre così disastrata?". "Stamani (oggi, ndr) arrivare a Siena è stata una vera odissea". "Una vergogna: tre ore da Montepulciano stazione per arrivare a Siena". E c’è chi racconta di aver preso la macchina, nonostante abbia l’abbonamento al treno. Un giovane aggiunge: "Domani (oggi, ndr) ho un esame universitario per cui mi farò accompagnare in macchina perché non posso rischiare di arrivare in ritardo".
"Il disagio è stato originato intorno alle 7 – spiegano le Ferrovie – è stato dovuto ad un guasto al passaggio a livello tra Asciano e Castelnuovo. Le sbarre sono rimaste sollevate per cui, in quella condizione, per il treno è impossibile passare. Questione di sicurezza. Chiaro che c’è poi voluto il tempo necessario agli operai per recarsi sul posto e risolvere il problema. Due treni sono stati parzialmente soppressi, il primo da Chiusi per il capoluogo, che è stato fermato ad Asciano. E l’altro che era in partenza da Siena per Chiusi". Al momento poi in cui guasto è stato risolto, trattandosi di una linea con unico binario, dove non si procede in entrambi i sensi, il disservizio è risultato accentuato perché non si può viaggiare contemporaneamente in entrambe le direzioni.
"I treni sono nuovi e anche comodi, di questo non ci lamentiamo. Un mezzo che per spostarsi è eccellente. Però non si possono verificare così tanti disagi e problemi. I rimborsi per i disservizi che sono previsti hanno un importo modesto ma, per un soffio, non rientriamo neppure in quelli. Siamo coscienti – conclude Claudia Caselli – che un mezzo si può rompere, che si viaggia in mezzo alla campagna e ci possono essere cinghiali e altri animali selvatici che attraversano i binari. Vogliamo solo poterci servire delle varie corse senza domandarsi, ogni mattina: ’Ci sarà oppure non passerà?".
Di qui la necessità di risposte dalle istituzioni, magari anche sul potenziamento di una linea che, da decenni, attende di essere considerata.