F1 | Honda in crisi? Horner non ci crede: “Saranno competitivi anche dal 2026”
La sfida che vedrà impegnati i team di Formula 1 dal 2026 in poi risulta essere del tutto diversa da
La sfida che vedrà impegnati i team di Formula 1 dal 2026 in poi risulta essere del tutto diversa da quella che stiamo vedendo con l’attuale regolamento tecnico. Con il livellamento delle prestazioni viste nella seconda metà dello scorso campionato, crediamo che la stagione che sta per iniziare possa essere a tutti gli effetti una delle più belle della storia recente di questo sport. Anche per questo motivo, fa un po’ storcere il naso sapere che tutto verrà nuovamente stravolto dal prossimo gennaio in poi. A parte tutto, pare che alcuni costruttori stiano avendo delle difficoltà, come Honda, che dal 2026 sarà motorista ufficiale di Aston Martin.
Koji Watanabe, responsabile di HondaHRC, la divisione che dal 2022 sovrintende al programma corse del colosso nipponico ha condiviso le sfide legate allo sviluppo della power unit per il 2026: “A che punto siamo con lo sviluppo? Non è affatto semplice, stiamo affrontando diverse difficoltà. Al momento stiamo dando il massimo in vista del prossimo anno”. Il dirigente giapponese ha poi approfondito le principali criticità del progetto, legate alla complessità della nuova generazione di motori: “È tutto completamente nuovo. Il propulsore da 355 kW è estremamente compatto e non è facile sviluppare una batteria leggera, così come un motore di piccole dimensioni capace di generare tanta potenza. È una sfida complessa, ma faremo del nostro meglio per superarla”.
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Insomma, complessità che il colosso giapponese pare stia affrontando. Christian Horner, team principal della Red Bull, crede però che Honda riuscirà a rialzarsi ed essere fortemente competitiva per il 2026. C’è da dire come la casa giapponese sia anche in fase di rinnovamento, visto che tanti dei suoi ex dipendenti sono stati inglobati proprio dalla squadra di Milton Keynes nel corso degli ultimi anni per dare vita al progetto Red Bull PowerTrains.
“Si tratta di una sfida importante – ha detto l’inglese. Hanno interrotto il progetto per poi riprenderlo, il che potrebbe aver fatto perdere un po’ di tempo. Stiamo parlando di un’azienda estremamente competente, con numerosi punti di forza. Sono certo che a partire dal 2026 disporranno di una power unit altamente competitiva”.