Dungeon Legends – Ritorniamo a proteggere Avel

“È giunto il momento di avventurarsi in un mondo di antichi segreti e mostri spaventosi.” Il mondo di Avel è stato salvato dalla Bestia. Gli

Feb 5, 2025 - 12:35
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Dungeon Legends – Ritorniamo a proteggere Avel

“È giunto il momento di avventurarsi in un mondo di antichi segreti e mostri spaventosi.”

Il mondo di Avel è stato salvato dalla Bestia. Gli Eroi che hanno preso parte all’impresa vengono ancora ricordati per il loro indomito coraggio nell’aver affrontato i pericoli ed essere riusciti a respingere le forze del male. Dopo anni di pace, qualcosa è destinato a cambiare. Sotto la superficie del Castello di Avel sono state scoperte antiche gallerie che custodiscono enormi tesori, ma soprattutto una fonte magica molto potente: la magipolvere. I lavori di scavo sono iniziati immediatamente, destando dal torpore un’antica progenie malvagia. Pian piano i lavoratori sono scomparsi e la regina Sarisa ha invocato l’intervento di paladini per fronteggiare la minaccia che incombe nuovamente su Avel. Bisognerà avventurarsi nel dedalo delle gallerie, per recuperare magipolvere e, al contempo, impedire che strane creature irrompano nel Castello. Un’epopea sta per iniziare: Dungeon Legends.

Titolo: Dungeon Legends
Anno: 2024
Autori: Przemek Wojtkowiak
Artisti: Bartłomiej Kordowski
Editori: Rebel Studio
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Cooperativo, Avventura, Deck-building, Campagna a scenari
Numero Giocatori: 1 – 4
Durata: 60 – 90 minuti
Età: 10+
Longevità: Discreta
Rigiocabilità: Discreta
Livello di apprendimento: Basso
Dipendenza dalla lingua: Media

Con Le Cronache di Avel avevamo imparato a collaborare con gli altri eroi al tavolo, al fine di potenziare il nostro alter-ego e respingere così la Bestia per salvare il regno. Attraverso una specie di sequel, il mondo resta interconnesso, ma cambiano le carte in tavola (in tutti i sensi), per poter rendere questo Dungeon Legends più appetibile in famiglia pur senza rinunciare al fascino dell’esplorazione.

Dungeon Legends
Pronti a far parte della leggenda?

La spedizione ha inizio

Dungeon Legends è come un libro, parte sopito e accelera dopo ogni capitolo. L’intero gioco è concepito come un’unica grande campagna, articolata in cinque capitoli. Si partirà con l’introduzione dei personaggi, le loro caratteristiche ed equipaggiamento e si arriverà all’epilogo finale dimenticandosi la passeggiata iniziale tra i cunicoli. Senza utilizzare spoiler o rompere il piacere della scoperta, basterà sapere che ogni capitolo è la combinazione di regole base con l’aggiunta di componenti e istruzioni specifiche donate dallo stesso scenario.

Dungeon Legends
Il tabellone di gioco sarà sempre il medesimo, ma cambieranno le disposizioni del luoghi e rispettive azioni da effettuare.

Fondamentalmente Dungeon Legends è un gioco cooperativo da due a quattro giocatori (avente anche la possibilità di usufruire della modalità in solitario), con sistema incentrato sul deck building, ovvero il potenziamento del proprio mazzo azione personale. Posto sul tavolo il tappetino che fungerà da mappa delle caverne e scelto il proprio eroe, ciascun protagonista disporrà della resistenza iniziale e componenti necessari, messi a disposizione dalle apposite scatolette. Al pari di un romanzo, si leggerà ad alta voce la sinossi dello scenario in modo che tutti comprendano le condizioni di vittoria o sconfitta. Le regole standard, affinché una partita volga al termine, saranno determinate dalla presenza di un nemico che riuscirà a sfondare le difese ed entrare nel castello, oppure l’esaurimento del mazzo universale. La preparazione prosegue seguendo le istruzioni del capitolo.

Dungeon Legends
Ogni eroe disporrà della salute di partenza, abilità e componenti iniziali specifici.

Com’è dura l’avventura

Il turno del giocatore si svolgerà sempre con la medesima struttura: giocare (o scartare) carte dalla sua mano per utilizzare le icone mostrate, sfruttare il potere del luogo in cui si trova, utilizzare la sua abilità personale o chiedere aiuto al proprio folletto. Quando esaurirà le scelte, dovrà rivelare una carta dal mazzo universale e conoscere le disgrazie che arrivano dal profondo dei sotterranei. Queste carte potrebbero essere di due tipologie: mostro ed evento. I primi ovviamente caratterizzano la minaccia principale da dover sconfiggere, onde evitare di perdere la partita a causa dell’irruzione nel castello. Ogni nemico sarà caratterizzato da costituzione (punti ferita da raggiungere per sconfiggerlo), forza d’attacco e soprattutto la ricompensa da reclamare una volta sopraffatto. Gli eventi fanno applicare le condizioni descritte sulla carta e successivamente vengono riposti tra gli scarti.

Ogni nemico sarà caratterizzato con delle abilità specifiche e ricompense da ottenere.

Al pari di un RPG (o GDR) a stampo videoludico, la dipartita del proprio eroe non è contemplata. Quando la resistenza finirà, si procederà a spostare la rispettiva pedina sulla casella più a sinistra della mappa (quella vicina al castello) e a recuperare tutta la vita. Ovviamente il turno terminerà immediatamente. I personaggi proseguiranno la loro avventura fino all’epilogo della missione o alla sconfitta.

Tutto in famiglia

Le fondamenta su cui il castello di Avel, nella puntata di Dungeon Legends, si poggia è senza dubbio la sua semplicità e immediatezza. Il gioco da tavolo è pensato soprattutto ai più giovani, strizzando l’occhio anche ai giocatori più grandicelli, donando qualche ora di leggerezza e contenuta sessione singola. Le regole sono molto basilari: si giocano carte e si usano i luoghi. I nemici non hanno intelligenza artificiale, ma sono spugne che prendono botte e reagiscono di conseguenza senza preoccuparsi più di tanto (d’altronde, cervello ab-qualcosa, ndr). Si muovono solo se vengono spodestati nella loro posizione, visto che le carte slittano man mano che escono dalle pareti (no, quello è un altro film). Non si muore praticamente mai, se non per la sconfitta definitiva dello scenario e tradotto con enfasi: picchiamo con solerzia e leggiadria.

Ogni scenario ha le sue regole di vittoria e sconfitta, nonché materiale aggiuntivo da utilizzare.

A seconda se stiamo intraprendendo l’avventura nella modalità campagna o scenario singolo, nonché in solitaria, le regole differiscono microscopicamente e comunque sono riepilogate senza fronzoli nel regolamento. Quest’ultimo si compone di 12 pagine, dove la preparazione è spiegata solo nella penultima e precedentemente si dilunga, giustamente, sugli aspetti cruciali del gioco, comprendendo l’anatomia delle carte, plance giocatore e come si svolge l’intera leggenda. Il gioco sviluppato da Rebel Studio, è stato localizzato interamente in italiano da Asmodee Italia e nonostante le carte azione e potenziamento, così come i segnalini, siano totalmente indipendenti dalla lingua, un po’ di testo lo si troverà sulle carte evento. Ogni sessione varia dai trenta ai sessanta minuti, anche nel numero totale di giocatori. I tempi morti praticamente sono quasi assenti e le discussioni sulle azioni da effettuare coinvolgono tutti (sì, ci potrebbe essere il giocatore alpha che indirizza tutti su cosa fare e come). La rigiocabilità è dettata dal tipo di eroe utilizzato e dalle sue abilità, scelte all’inizio di ogni scenario. Una volta terminata la saga, come di consueto, i colpi di scena saranno esauriti e ricominciare nuovamente avrà un sapore differente, ma comunque esilarante dato che in alcune circostanze sarà possibile tarare il livello di difficoltà.

Dungeon Legends
Perché mi ricordano i ratti talpa?

Dungeon Legends dispone di ottimi materiali, con plance giocatore in cartoncino a doppio strato, molto robusto, che consentono di riporre i segnalini corrispondenti senza problemi. Mancano delle miniature, sostituite da pedine in cartoncino (sempre di buona qualità), che avrebbero giovato a una produzione ancora migliore. Tuttavia, le carte in versione foil per il potenziamento spazzano via tutte le altre mancanze o lacune. Il tappetino in neoprene è la ciliegina sulla torcia, che consente di risplendere più a lungo nelle buie gallerie di Avel. Peccato doversi fermare al barlume composto dalle scatolette che fungono da scrigni per riporre tutti i materiali senza spargerli nella scatola, il cui montaggio è alla stregua di un minigioco all’interno di Dungeon Legends.

Se un nemico riesce a raggiungere il castello, la partita terminerà con una sconfitta!

I tempi per intavolare la storia e rimetterla nella scatola sono abbastanza veloci, rendendo quindi appetibile l’idea di fiondarsi sotto il castello di Avel per dar vita alla leggenda. In alcune occasioni capiterà addirittura di terminare l’intera campagna in un solo giorno senza guardare l’orologio, perché si sa, quando ci si diverte il tempo sembra fermarsi. Quando sarà il momento di tornare alla realtà, la clessidra di pietra riprenderà il suo inesorabile scorrere, segnando la fine dell’illusione. Dungeon Legends trascinerà i giocatori in un mondo incantato, dove ogni capitolo prende vita attraverso magnifiche illustrazioni e racconti avventurosi, capaci di catturare lo sguardo e accendere l’immaginazione. Eppure, ogni storia, per quanto grandiosa, è destinata a giungere alla sua ineluttabile fine…

Dungeon Legends
Il cavaliere ha sempre il suo fascino.

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