Chi era Lorenzo Rovagnati, erede dell'azienda di salumi e padre di famiglia morto in elicottero
42 anni, erede di una tradizione familiare che ha segnato la storia della salumeria italiana, ma soprattutto padre di famiglia. Lorenzo Rovagnati, a soli 42 anni, era una figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, non solo per la sua indiscussa abilità nel guidare un colosso da 300 milioni di euro l’anno, ma anche per le sue qualità umane che ne facevano un punto di riferimento per molti. Come amministratore delegato dell’omonima azienda di salumi, portava avanti una tradizione di eccellenza che affonda le radici nel lavoro del nonno, che aveva avviato l’attività in Brianza. Con il padre Paolo, che negli anni ‘60 aveva rivoluzionato l’industria dei salumi, Lorenzo ha contribuito a rendere il marchio Rovagnati un simbolo di qualità, diffuso non solo in Italia ma in tutto il mondo.Un imprenditore in continua evoluzione quindi, capace di espandere l’azienda Rovagnati in nuovi mercati, portando l’eccellenza dei suoi prodotti oltre i confini nazionali. Sotto la sua guida, l’azienda ha continuato a crescere, aprendo stabilimenti all’estero, come quello a Vineland, nel New Jersey, e consolidando la sua presenza in paesi come Francia, Belgio, Germania, Stati Uniti, Canada, Hong Kong, Messico e Singapore.Nonostante il successo internazionale, Lorenzo non veniva ricordato solo per i risultati economici ottenuti. La sua figura era quella di un imprenditore che sapeva unire il duro lavoro alla generosità d'animo. Molti lo ricordano per il suo impegno nelle iniziative sociali e culturali, il suo approccio umile e il sostegno che ha sempre dato alla sua comunità. Il sindaco di Noceto, Fabio Fecci, lo descrive come un uomo che incarnava i valori della sua famiglia e del suo padre, un grande imprenditore ma anche una persona semplice e vicina agli altri. Un legame forte con il territorio e con chi lo circondava, che faceva di lui non solo un leader aziendale, ma anche un amico e un punto di riferimento.La tragedia che ha colpito la sua vita e quella della sua famiglia, insieme al suo impegno come padre e marito, lascia un vuoto difficile da colmare. Sposato con Federica, era padre di due figli e aspettava il terzo. La sua morte prematura, in un incidente che ha coinvolto il suo elicottero mentre si dirigeva verso le tenute di famiglia a Noceto, ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano. Ora le indagini della Procura di Parma e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo cercheranno di fare luce sulle cause dell'incidente.Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Lorenzo: "È con immenso dolore e profonda commozione che apprendo della tragica scomparsa di Lorenzo Rovagnati, un imprenditore di grande capacità e dedizione, che ha saputo guidare con passione e visione l'azienda di famiglia, un'eccellenza del settore alimentare italiano. La sua perdita è un colpo durissimo non solo per la sua famiglia e per i collaboratori, ma per tutto il comparto agroalimentare, che perde uno dei suoi protagonisti più brillanti".TUTTE LE NEWS
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42 anni, erede di una tradizione familiare che ha segnato la storia della salumeria italiana, ma soprattutto padre di famiglia. Lorenzo Rovagnati, a soli 42 anni, era una figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, non solo per la sua indiscussa abilità nel guidare un colosso da 300 milioni di euro l’anno, ma anche per le sue qualità umane che ne facevano un punto di riferimento per molti. Come amministratore delegato dell’omonima azienda di salumi, portava avanti una tradizione di eccellenza che affonda le radici nel lavoro del nonno, che aveva avviato l’attività in Brianza. Con il padre Paolo, che negli anni ‘60 aveva rivoluzionato l’industria dei salumi, Lorenzo ha contribuito a rendere il marchio Rovagnati un simbolo di qualità, diffuso non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Un imprenditore in continua evoluzione quindi, capace di espandere l’azienda Rovagnati in nuovi mercati, portando l’eccellenza dei suoi prodotti oltre i confini nazionali. Sotto la sua guida, l’azienda ha continuato a crescere, aprendo stabilimenti all’estero, come quello a Vineland, nel New Jersey, e consolidando la sua presenza in paesi come Francia, Belgio, Germania, Stati Uniti, Canada, Hong Kong, Messico e Singapore.
Nonostante il successo internazionale, Lorenzo non veniva ricordato solo per i risultati economici ottenuti. La sua figura era quella di un imprenditore che sapeva unire il duro lavoro alla generosità d'animo. Molti lo ricordano per il suo impegno nelle iniziative sociali e culturali, il suo approccio umile e il sostegno che ha sempre dato alla sua comunità. Il sindaco di Noceto, Fabio Fecci, lo descrive come un uomo che incarnava i valori della sua famiglia e del suo padre, un grande imprenditore ma anche una persona semplice e vicina agli altri. Un legame forte con il territorio e con chi lo circondava, che faceva di lui non solo un leader aziendale, ma anche un amico e un punto di riferimento.
La tragedia che ha colpito la sua vita e quella della sua famiglia, insieme al suo impegno come padre e marito, lascia un vuoto difficile da colmare. Sposato con Federica, era padre di due figli e aspettava il terzo. La sua morte prematura, in un incidente che ha coinvolto il suo elicottero mentre si dirigeva verso le tenute di famiglia a Noceto, ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano. Ora le indagini della Procura di Parma e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo cercheranno di fare luce sulle cause dell'incidente.
Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Lorenzo: "È con immenso dolore e profonda commozione che apprendo della tragica scomparsa di Lorenzo Rovagnati, un imprenditore di grande capacità e dedizione, che ha saputo guidare con passione e visione l'azienda di famiglia, un'eccellenza del settore alimentare italiano. La sua perdita è un colpo durissimo non solo per la sua famiglia e per i collaboratori, ma per tutto il comparto agroalimentare, che perde uno dei suoi protagonisti più brillanti".