Bonus tinteggiatura, tutto quello che c’è da sapere
Continuano gli incentivi fiscali in favore di chi apporta migliorie ai propri immobili. Attenzione però ai nomi perché potrebbero trarre in inganno. Dal 2025 sarà ancora possibile usufruire del bonus tinteggiatura, agevolazione fiscale all’interno del bonus ristrutturazioni. Non significa però che basta ripitturare le pareti di casa per poterne beneficiare. Il requisito principale, come sempre […] L'articolo Bonus tinteggiatura, tutto quello che c’è da sapere proviene da ilBollettino.
![Bonus tinteggiatura, tutto quello che c’è da sapere](https://www.ilbollettino.eu/wp-content/uploads/2025/02/Copia-di-foto-sito-5.jpg)
Continuano gli incentivi fiscali in favore di chi apporta migliorie ai propri immobili. Attenzione però ai nomi perché potrebbero trarre in inganno. Dal 2025 sarà ancora possibile usufruire del bonus tinteggiatura, agevolazione fiscale all’interno del bonus ristrutturazioni. Non significa però che basta ripitturare le pareti di casa per poterne beneficiare. Il requisito principale, come sempre in questi casi, è che l’intervento sia inserito nell’ambito di un contesto più ampio. Deve infatti trattarsi di un’opera di manutenzione straordinaria, di un risanamento conservativo oppure di una ristrutturazione edilizia. A corredare il tutto è necessaria l’attestazione di un titolo edilizio come, per esempio, la Scia o Cila.
I requisiti
Detto in modo più chiaro, non ci si deve aspettare che tinteggiando una stanza si recupereranno i costi sostenuti. Al bonus si accede infatti all’interno di un perimetro ben definito. Si ha diritto sempre nel caso in cui la verniciatura riguardi il condominio, quindi anche per manutenzione ordinaria, purché realizzata contemporaneamente in più parti comuni: per esempio la facciata e altre zone condivise come le scale o l’androne. Ma anche gli interventi nelle singole abitazioni sono detraibili. Sempre, se la tinteggiatura è delle parti esterne. Per gli interni invece, la condizione è che sia realizzata nell’ambito di una ristrutturazione più ampia, di tipo straordinario: per esemplificare deve esserci stata la sostituzione di un tramezzo, la realizzazione di un bagno o ancora la modifica degli infissi esterni.
Gli importi
Sulle cifre ci sono modifiche rispetto agli anni precedenti. Dal primo gennaio 2025 la detrazione è infatti calata dal 50 al 36%. Anche il limite di spesa totale scende, e di molto, passando da 96 a 48mila euro. Mentre per il rimborso la modalità è la solita: ai destinatari si riconosceranno quote di pari importo spalmate su dieci rate annuali.
Come richiederlo
Per accedere al bonus va effettuata una richiesta tramite dichiarazione dei redditi, compilando il 730 oppure il modello Redditi Persone Fisiche. La detrazione infatti non può più avvenire tramite sconto in fattura o cessione del credito. Importanti sono anche gli strumenti di pagamento: tutto deve essere saldato con canali tracciabili, quindi tramite bonifico bancario o postale specifico per le detrazioni. Le ricevute vanno conservate ma insieme vanno presentati anche altri giustificativi: domanda di accatastamento, se l’immobile non è ancora censito, pagamenti IMU, delibere condominiali, titoli abitativi e edilizi come concessioni e autorizzazioni.
©