BitNet01: il Collettivo, il Suono, il Rizoma
Dalla provincia marchigiana tra sperimentazione e performance audiovisive arrivando a Roma e Berlino, il collettivo multimediale BitNet01 ci svela un approccio alla musica elettronica che unisce arte, filosofia, collettivismo e rivoluzione in una simbiosi multidisciplinare. BitNet01 non è un nome nuovo per Parkett. Un anno fa, infatti, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con […] L'articolo BitNet01: il Collettivo, il Suono, il Rizoma sembra essere il primo su Parkett.
Dalla provincia marchigiana tra sperimentazione e performance audiovisive arrivando a Roma e Berlino, il collettivo multimediale BitNet01 ci svela un approccio alla musica elettronica che unisce arte, filosofia, collettivismo e rivoluzione in una simbiosi multidisciplinare.
BitNet01 non è un nome nuovo per Parkett. Un anno fa, infatti, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con loro in occasione del festival Welcome 2 Da Future al Forte Prenestino di Roma in collaborazione con la celebre crew tekno dei Kernel Panik. In quell’occasione, BitNet01 ci ha dato un assaggio della propria idea di sperimentazione elettronica unita all’arte multimediale. Oggi, ad un anno di distanza, il collettivo si racconta a fondo.
BitNet01, attivo dal 2019, esplora le connessioni tra sperimentazione elettronica e arti multimediali, coinvolgendo membri che si alternano nel tempo, tra quale i musicisti Utopixel (Francesco Casanova) e ShapeDaze (Matteo Tomasetti), Iridescent (Jan Stefanelli) e le artiste visive Clon-e (Silvia Parolini e Consuelo Donati), ma anche tantissime altre collaborazioni con musicisti e visual artists. La sua unicità risiede nella capacità di mescolare suoni elettronici con immagini e installazioni artistiche, cercando di tradurre l’energia e l’atmosfera della musica in esperienze visive che coinvolgono il pubblico in modo immersivo e sensoriale.
I loro eventi cercano di racchiudere sia la parte live sperimentale (con generi quali IDM e broken-beat che si allontanano dal mainstream) sia una didattica accessibile a tutti per avvicinare più persone possibile alla creazione di digital musical instruments (DMIs), visual e coding. Il nome stesso nasce dall’unione delle parole Bit, che può essere ritenuta “l’unita di misura” dei sistemi digitali e Net che significa rete, connessione.
Bentornati su Parkett! Cosa sta alla base di BitNet01 e che definizione dareste al vostro progetto?
Ciao e grazie ancora per la disponibilità e lo spazio. Cosa sta alla base di BitNet01? Beh, BitNet01 è un collettivo artistico multidisciplinare che fonde arte visiva e musica elettronica, che nel corso degli anni ha organizzato eventi e festival pensati come spazi di sperimentazione radicale. Al centro della nostra filosofia vi è la valorizzazione della dimensione collettiva rispetto all’individualismo, nessun special guest, nessun piedistallo, ogni partecipante contribuisce alla creazione di un ecosistema artistico condiviso.
Ispirandoci ai concetti di intra-azione e rizoma, rifiutiamo le strutture gerarchiche e lineari. Seguendo le teorie di Deleuze e Guattari, ci percepiamo come un rizoma, ovvero quel tipo di radice priva di un centro nevralgico. In altre parole, un sistema aperto, non centrato, privo di un’origine fissa, in cui ogni punto è connesso a ogni altro. L’arte, per noi, non è un prodotto ma un processo in costante trasformazione, in cui ogni elemento coinvolto partecipa alla co-creazione del significato.
Quali sono i vostri obiettivi nella scena elettronica sperimentale?
Ci inseriamo in una cornice di sperimentazione sonora che spazia dalla musica elettroacustica, con le sue radici nella ricerca accademica, passando per l’ambient e l’IDM fino alle installazioni artistiche immersive e alla cultura rave, dove il suono, lo spazio e il corpo interagiscono in modo sinergico. Manteniamo come pilastri fondanti le installazioni multimediali, le performance audiovisive dal vivo, la condivisione di conoscenze attraverso workshop formativi e l’organizzazione di eventi per favorire l’incontro e la condivisione di esperienze, cercando di creare un ambiente inclusivo e stimolante.
Adottiamo un approccio laboratoriale che privilegia la sperimentazione collettiva e l’apprendimento condiviso. Attraverso workshop e laboratori, promuoviamo un contesto in cui artisti e partecipanti collaborano attivamente, superando la separazione tra creatore e fruitore. Questo metodo incoraggia la nascita di pratiche interdisciplinari e la co-creazione di opere, rispecchiando la visione dell’arte come fenomeno dinamico e partecipativo.
In cosa consistono i vostri festival ed eventi?
Ogni evento è un dispositivo relazionale, in cui le barriere si dissolvono e le identità si mescolano, generando nuovi percorsi di fruizione e interpretazione. Il festival non è più un’entità chiusa a cui si partecipa passivamente, ma un fenomeno emergente, frutto di connessioni multiple tra esseri, spazi e suoni, capace di riformulare continuamente il proprio senso. Tra gli eventi più rappresentativi all’interno del nostro repertorio c’è sicuramente il già citato Welcome 2 Da Future ma anche Future Space Detektion a Berlino in collaborazione con Kollage Kollektiv o le prime due edizioni del festival chiamato proprio BitNet01 allo Spazio Autogestito Grizzly di Fano da dove è partito il nostro percorso.
In questo momento la nostra attività si sviluppa su tre rami principali:
Organizzazione, intesa come creazione di eventi e festival e spazi di condivisione collaborando con altre crew.
Autoformazione, attraverso la realizzazione di workshop, laboratori e momenti di scambio in cui il sapere diventa un bene comune e la conoscenza si sviluppa orizzontalmente.
Produzione di contenuti, che si concretizza in installazioni multimediali, performance audiovisive e sperimentazioni artistiche.
Cosa significa per voi “collettivo”?
Ci definiamo collettivo perché crediamo profondamente in questa pratica. Il collettivo è un campo aperto di sperimentazione, in cui ogni partecipante prende parte attivamente, contribuendo alla sua continua trasformazione. Ognuno è parte di questo flusso di riscrittura reciproca e scoperta condivisa, alimentando un ecosistema sempre in evoluzione.
BitNet01 promuove un approccio artistico che considera l’arte come un atto di esplorazione collettiva e trasformativa, in grado di stimolare riflessioni critiche, politiche e filosofiche. Riconosciamo l’importanza di sfuggire al personalismo capitalistico, pur valorizzando le specificità e competenze individuali all’interno del processo creativo. Non esiste un centro, ma un intreccio aperto, in cui ogni punto è connesso ad altri, generando nuove ramificazioni e possibilità di crescita.
Perché facciamo tutto questo? Perché in un mondo che ci spinge alla competizione sfrenata, all’apparenza e all’individualismo, scegliamo di costruire spazi di condivisione. In un sistema che premia l’ego e la produttività opponiamo la possibilità di esperienze radicalmente diverse: momenti in cui le persone possano sentirsi parte di un tutto più grande, abbandonando la logica dell’isolamento per riscoprire la forza della moltitudine.
Creiamo per riunirci, per costruire reti, per generare luoghi e tempi dove essere simultaneamente individui e collettività, corpi e idee, suoni e immagini, in un continuo dialogo tra presente e futuro. In questa intersezione di persone, spazi, luci e proiezioni, troviamo il senso del nostro fare: il desiderio di costruire, insieme, nuove possibilità di esistenza.
Per rimanere sempre aggiornati sui prossimi eventi di BitNet01 vi consigliamo di seguiire il collettivo su Instagram e sul loro sito.
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