Basilicata, dopo quattro mesi le nevicate cancellano la crisi idrica
C'è voluta la neve per mettere la parola “fine” a quattro mesi di razionamento idrico. Quattro mesi da incubo che hanno visto 29 comuni della Basilicata far fronte con quotidiane interruzioni dell’erogazione dell’acqua.140mila anime che hanno dovuto subire la privazione di un bene di primaria importanza come l’acqua, in alcuni comuni anche durante le feste.Fortunatamente, le abbondanti nevicate che hanno coinvolto la Lucania nei giorni scorsi hanno fatto alzare notevolmente il livello del bacino della Camastra, la principale fonte di approvvigionamento delle 29 comunità lucane sconvolte dai razionamenti.L’ufficialità della notizia è arrivata nella giornata di ieri, a darla è stato il Governatore della Regione, nonché commissario all’emergenza, Vito Bardi: “Grazie alle recenti precipitazioni è stato raggiungimento un livello di oltre 4 milioni cubi d’acqua all’interno della Camastra, questo ci consente di tornare a fornire acqua come prima, non utilizzando più il fiume Basento. La crisi è superata, ma dobbiamo già pensare ad evitare che se ne possa creare un‘altra nella prossima stagione estiva”. A confermare la buona notizia anche il sito di Acquedotto lucano: “Alla luce delle riserve accumulate, dell’attuale livello della diga e dell’incremento delle sorgenti, il Commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi, ha disposto di utilizzare per fini potabili l’acqua del Camastra non essendo più necessario l’approvvigionamento dal fiume Basento, assicurando una continuità h24 nell’erogazione”.Il Governatore, Bardi ha poi continuato asserendo di “aver messo in atto una serie di iniziative per non lasciare isolata la diga della Camastra e fare un collegamento con lo schema idrico già presente sul territorio. Sono stati fatti già dei lavori che porteranno la capacità da 9 milioni di metri cubi a 11 e mezzo. Questo ci rassicura per il futuro”.Proseguono, intanto, i lavori sulla diga di Monte Cotugno, per un importo di 7,7 milioni di euro. Il progetto vedrebbe la capacità dell’invaso passare dagli attuali 250 milioni ad oltre 400. Gli interventi dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2025. Pasquale Pepe, assessore regionale alle Infrastrutture, ha detto che "Il modello che intendiamo applicare punta ad adeguare gli invasi per aumentarne la capacità di raccolta e mettere a punto una rete di collegamento attiva e funzionale ai momenti di minore disponibilità d'acqua". I lavori di ripristino e rinnovamento della rete idrica sono di fondamentale importanza, non va dimenticato che nell’ultimo rapporto Istat sulla situazione idrica in Italia la Basilicata era al primo posto per le perdite idriche in sede di distribuzione, con il 65,5% dell’acqua erogata che non arrivava ai consumatori finali.
C'è voluta la neve per mettere la parola “fine” a quattro mesi di razionamento idrico. Quattro mesi da incubo che hanno visto 29 comuni della Basilicata far fronte con quotidiane interruzioni dell’erogazione dell’acqua.140mila anime che hanno dovuto subire la privazione di un bene di primaria importanza come l’acqua, in alcuni comuni anche durante le feste.
Fortunatamente, le abbondanti nevicate che hanno coinvolto la Lucania nei giorni scorsi hanno fatto alzare notevolmente il livello del bacino della Camastra, la principale fonte di approvvigionamento delle 29 comunità lucane sconvolte dai razionamenti.
L’ufficialità della notizia è arrivata nella giornata di ieri, a darla è stato il Governatore della Regione, nonché commissario all’emergenza, Vito Bardi: “Grazie alle recenti precipitazioni è stato raggiungimento un livello di oltre 4 milioni cubi d’acqua all’interno della Camastra, questo ci consente di tornare a fornire acqua come prima, non utilizzando più il fiume Basento. La crisi è superata, ma dobbiamo già pensare ad evitare che se ne possa creare un‘altra nella prossima stagione estiva”.
A confermare la buona notizia anche il sito di Acquedotto lucano: “Alla luce delle riserve accumulate, dell’attuale livello della diga e dell’incremento delle sorgenti, il Commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi, ha disposto di utilizzare per fini potabili l’acqua del Camastra non essendo più necessario l’approvvigionamento dal fiume Basento, assicurando una continuità h24 nell’erogazione”.
Il Governatore, Bardi ha poi continuato asserendo di “aver messo in atto una serie di iniziative per non lasciare isolata la diga della Camastra e fare un collegamento con lo schema idrico già presente sul territorio. Sono stati fatti già dei lavori che porteranno la capacità da 9 milioni di metri cubi a 11 e mezzo. Questo ci rassicura per il futuro”.
Proseguono, intanto, i lavori sulla diga di Monte Cotugno, per un importo di 7,7 milioni di euro. Il progetto vedrebbe la capacità dell’invaso passare dagli attuali 250 milioni ad oltre 400. Gli interventi dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2025. Pasquale Pepe, assessore regionale alle Infrastrutture, ha detto che "Il modello che intendiamo applicare punta ad adeguare gli invasi per aumentarne la capacità di raccolta e mettere a punto una rete di collegamento attiva e funzionale ai momenti di minore disponibilità d'acqua".
I lavori di ripristino e rinnovamento della rete idrica sono di fondamentale importanza, non va dimenticato che nell’ultimo rapporto Istat sulla situazione idrica in Italia la Basilicata era al primo posto per le perdite idriche in sede di distribuzione, con il 65,5% dell’acqua erogata che non arrivava ai consumatori finali.