Atletica, debutta il salto in lungo senza pedana di stacco: sarà il futuro? Polemiche roventi
La rincorsa e la capacità di prendere correttamente la pedana sono da sempre stati l’essenza del salto in lungo. Il lasciare meno centimetri possibili in fase di stacco rappresenta uno dei fondamentali di questa disciplina e ha sempre configurato uno dei gesti simbolo dell’atletica leggera ma, in un panorama mondiale in cui sembra necessario cambiare […]
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La rincorsa e la capacità di prendere correttamente la pedana sono da sempre stati l’essenza del salto in lungo. Il lasciare meno centimetri possibili in fase di stacco rappresenta uno dei fondamentali di questa disciplina e ha sempre configurato uno dei gesti simbolo dell’atletica leggera ma, in un panorama mondiale in cui sembra necessario cambiare anche le cose che funzionano, anche questa specialità potrebbe essere rivoluzionata.
Lo scorso anno si parlò a lungo della possibile abolizione della pedana di stacco e il primo test è dietro l’angolo: domenica 9 febbraio, in occasione della tappa del World Indoor Tour (livello gold, il massimo circuito internazionale itinerante) che si disputerà a Düsseldorf (Germania), si consumerà una prova ufficiale con il nuovo sistema che World Athletics vorrebbe introdurre nel prossimo futuro (e circolano già voci sulle Olimpiadi di Los Angeles 2028…).
Gli atleti prenderanno la rincorsa e poi andranno a staccare in una cosiddetta area di decollo larga 40 centimetri. I commissari di gara andranno a misurare la lunghezza effettiva del salto eseguito, ovvero dal punto esatto in cui ci si è alzati da terra fino al primo segno lasciato sulla sabbia. L’intento, a detta della Federazione Internazionale, è quello di diminuire il numero di tentativi nulli e di rendere la competizione più spettacolare.
La maggior parte degli atleti si è rivoltata contro la novità, a cominciare dal greco Miltiasis Tentoglou, Campione Olimpico e del mondo: “Se lo fanno cambio sport, è una s*******a. Passo al triplo“. Il mitico Carl Lewis, quattro volte Campione Olimpico, è stato lapidario: “Allora perché non rendere il canestro del basket più grande per i tiri liberi? Sono in molti a sbagliarli“.
A impegnarsi nel primo test ufficiale a livello internazionale sarà la tedesca Malaika Mihambo, oro a Tokyo 2020 e argento a Parigi 2024. La teutonica gareggerà in casa e al momento è parsa l’unica favorevole alla rivoluzione, tra l’altro stasera si cimenterà a Karlsruhe con la tradizionale pedana di stacco e tra due giorni proverà la novità.