Vicofaro, organizzano una manifestazione contro don Biancalani. Il vescovo interviene in sua difesa con una lettera

L’appello, una vera svolta nel rapporto della diocesi con la parrocchia, è ben più di una difesa: "Credo che sia giunto il momento di prendere in carico la realtà di Vicofaro da parte dell’intera diocesi", scrive monsignor Tardelli i L'articolo Vicofaro, organizzano una manifestazione contro don Biancalani. Il vescovo interviene in sua difesa con una lettera proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 7, 2025 - 15:42
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Vicofaro, organizzano una manifestazione contro don Biancalani. Il vescovo interviene in sua difesa con una lettera

Sassi, minacce e offese. Spuntano coltelli: tre feriti. Violenza sessuale. Rissa tra migranti. Il Bronx? No, Vicofaro, parrocchia di Pistoia. Sono i titoli strillati del manifesto con cui il comitato di protesta contro la parrocchia di don Massimo Biancalani – che da dieci anni accoglie migranti nei locali parrocchiali e anche in chiesa: “Abbiamo iniziato a fare accoglienza nel 2015 accogliendo l’appello del papa ad aprire le porte ai migranti” – ha organizzato per sabato 8 febbraio una manifestazione sotto la prefettura della città. “Manifesteremo sotto la prefettura con e in sostegno di tutti i residenti di Vicofaro che da anni vivono nella paura a causa dell’accoglienza incontrollata di don Biancalani in attesa di una presa di posizione da parte della prefettura e del vescovo di Pistoia”, sostengono gli organizzatori della manifestazione. La prefettura deve ancora esprimersi, mentre il vescovo Fausto Tardelli è già uscito allo scoperto con un appello solenne, il 2 febbraio scorso, rivolto a tutta la diocesi. Parole, quelle del prelato, che suonano come una doccia gelata per i manifestanti e il centrodestra (il fiorentino Giovanni Donzelli si è scagliato in parlamento contro il prete di Vicofaro e chi lo appoggia) e miele per le orecchie di don Biancalani.

L’appello del vescovo, una vera e inattesa svolta nel rapporto della diocesi con l’esperienza di accoglienza della parrocchia di Vicofaro (fino ad oggi Tardelli è stato spesso critico con Biancalani), si snoda in quattro punti. Cruciale il terzo. Dopo aver criticato l’inadempienza sul problema migratorio da parte dello Stato e delle amministrazioni locali, mons. Tardelli prende di petto l’esperienza di don Biancalani. “In questi anni, don Massimo ha aperto le porte della canonica, dei locali parrocchiali e persino della chiesa per offrire una primissima accoglienza soprattutto a chi vaga per le strade, ha problemi di varia natura anche di salute mentale o è uscito per motivi diversi dai percorsi istituzionali oppure più semplicemente, cerca un tetto, un punto di appoggio per trovare un po’ di lavoro”. Un’accoglienza rischiosa, ammette Tardelli, ma necessaria: è il vangelo ad indicarla ai cristiani. Per queste ragioni – le ragioni del vangelo, non dell’opportunità politica- l’esperienza di Vicofaro non può rimanere confinata in una sorta di ghetto, aggiunge il vescovo nel suo appello alla diocesi: “Dopo qualche anno, credo comunque che sia giunto il momento di prendere in carico la realtà di Vicofaro da parte dell’intera diocesi, offrendo accompagnamento a singoli immigrati o a piccoli gruppi, secondo un modello che risulta ad oggi il più efficace,quello cioè di un accompagnamento diffuso nei territori: alleggerendo così il carico davvero pesante che grava su Vicofaro, condividendo l’impegno portato avanti in questi anni da don Massimo”.

A chi chiedeva al vescovo di pronunciarsi, mons. Tardelli lo ha fatto in maniera netta, perentoria. Una presa di posizione che assume un valore anche politico. Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, FdI, è infatti il candidato in pectore del centrodestra per le prossime elezioni regionali. E se Vicofaro poteva essere assunto come un bersaglio polemico, ora Tomasi e il centrodestra si trovano anche il vescovo Tardelli schierato dalla parte di don Biancalani. In attesa che si pronunci il prefetto, se mai si pronuncerà, la Chiesa ha già deciso da che parte stare.

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