Tornado Cash: uscito di prigione lo sviluppatore Alexey Pertsev
Il russo è in attesa di giudizio finale, perchè in primo grado era stato condannato a 5 anni di reclusione.
Lo sviluppatore di Tornado Cash, Alexey Pertsev, è uscito di prigione. Lo ha svelato lui stesso oggi con un post sul suo profilo X personale.
Cos’è Tornado Cash
Tornado Cash è un protocollo decentralizzato per transazioni anonime private su Ethereum.
È basato su smart contract che mescolano tra di loro più transazioni di diversi utenti, così da rendere estremamente difficile risalire a tutti i mittenti delle transazioni.
È stato lanciato nel 2019 da un team di sviluppatori anonimi, ma ha finito per essere oggetto di diverse controversie, a causa delle preoccupazioni riguardo al suo potenziale utilizzo per attività illecite.
Contro Tornado Cash si sono espresse le autorità di diversi Paesi, tra cui USA e Paesi Bassi, tanto che alla fine molti utenti hanno smesso di utilizzarlo.
I canali social del progetto ormai sono inattivi dalla seconda metà del 2022.
Alexey Pertsev: lo sviluppatore di Tornado Cash esce di prigione
Il 10 agosto 2022 uno degli sviluppatori di Tornado Cash, il russo Alexey Pertsev, è stato arrestato proprio nei Paesi Bassi. L’accusa era quella di aver favoreggiato il riciclaggio di denaro.
L’arresto avvenne poche settimane dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva inserito Tornado Cash nella sua lista di strumenti sanzionati, vietandone l’utilizzo ai cittadini statunitensi.
Pertsev è sospettato di essere coinvolto in attività di riciclaggio di denaro attraverso Tornado Cash, ed è accusato di aver favorito il riciclo di oltre 7 miliardi di dollari di fondi crypto, tra cui anche alcuni di quelli rubati da hacker nordcoreani.
Lui invece ha sostenuto di essersi sempre limitato a sviluppare il protocollo, ovvero nella mera creazione di uno strumento software open source, e di non essere responsabile di come questo viene utilizzato. Inoltre sostiene di non aver mai avuto alcun controllo sui fondi riciclati attraverso Tornado Cash.
Il rilascio
Pertsev era agli arresti domiciliari nei Paesi Bassi, ed è stato rilasciato oggi.
Ha scritto:
“La libertà non ha prezzo, ma la mia libertà è costata un sacco di soldi. I miei arresti domiciliari sono stati possibili solo grazie al lavoro degli avvocati, che sono stati pagati dalle vostre donazioni. La mia lotta non è ancora finita e per una vittoria definitiva e sicura ho ancora bisogno del vostro aiuto”.
Lo sviluppatore di Tornado Cash infatti non è ancora stato condannato in via definitiva.
Era agli arresti domiciliari da circa due anni e mezzo in attesa di giudizio definitivo.
Questo significa che, anche se è uscito di prigione, non è stato ritenuto innocente. Semplicemente è terminato il periodo di detenzione preventiva.
È possibile che il rilascio abbia a che fare, indirettamente, con la vittoria elettorale di Trump, dato che probabilmente dietro la richiesta di arresto preventivo c’era il Dipartimento di Giustizia USA. Pertsev è stato arrestato nei Paesi Bassi, e dato che fino ad oggi non era stato rilasciato era ancora lì.
La condanna
A maggio dello scorso anno Pertsev era stato condannato in primo grado a 64 mesi di carcere (più di 5 anni), da scontare in una prigione olandese. In seguito, in attesa del giudizio definitivo, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
Pertsev ora si sta preparando al processo di appello, e sta anche lavorando alla stesura di un appello per ottenere giustizia.
Tecnicamente non è stato condannato per aver creato Tornado Cash, ma per aver favorito il riciclaggio di denaro.
L’attività di riciclaggio non è in discussione, perchè sulla provenienza illecita di quei sette miliardi di dollari in fondi crypto ci sono pochi dubbi.
Ciò su cui si discute è la responsabilità dello sviluppatore.
Infatti lui sostiene di non poter essere ritenuto responsabile per l’utilizzo che è stato fatto del suo software, mentre le autorità giudiziarie olandesi sostengono che invece fosse consapevole del problema e non abbia fatto nulla, o addirittura che abbia aiutato attivamente il riciclaggio.
Ovviamente data la condanna in primo grado, ad oggi non sembra particolarmente probabile una sua assoluzione piena in appello. Tuttavia il contesto politico è cambiato, quindi stavolta potrebbe anche avere maggiore fortuna.