Meteo, Vortice Polare al collasso: l’Inverno prepara la mossa DECISIVA
Le condizioni meteo per la prossima settimana si prospettano particolarmente interessanti, con l’Europa e l’Italia che potrebbero essere coinvolte in un’importante irruzione di aria gelida di matrice continentale. Il vortice polare, già da diversi giorni, mostra segni di debolezza a causa della presenza di imponenti anticicloni che ne hanno alterato la stabilità, costringendolo a […] Meteo, Vortice Polare al collasso: l’Inverno prepara la mossa DECISIVA
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Le condizioni meteo per la prossima settimana si prospettano particolarmente interessanti, con l’Europa e l’Italia che potrebbero essere coinvolte in un’importante irruzione di aria gelida di matrice continentale.
Il vortice polare, già da diversi giorni, mostra segni di debolezza a causa della presenza di imponenti anticicloni che ne hanno alterato la stabilità, costringendolo a rilasciare masse d’aria estremamente fredde verso latitudini più basse.
Questa dinamica ha determinato un indebolimento della corrente a getto polare, specialmente tra la Groenlandia e il Nord Europa, favorendo l’attivazione di moti anti-zonali, ovvero un flusso atmosferico che si muove da est verso ovest, in controtendenza rispetto alla circolazione occidentale prevalente.
Un simile assetto barico può facilitare la discesa di aria gelida di origine siberiana sul continente europeo, con ripercussioni potenzialmente significative anche sull’Italia.
Nel corso della prossima settimana, l’ingresso di queste masse d’aria particolarmente fredde sarà evidente soprattutto sull’Europa orientale e sulla Scandinavia, dove le temperature potrebbero crollare fino a valori estremamente bassi, con punte di -20°C persino nelle zone pianeggianti.
Questo scenario, al momento, è confermato dai principali modelli previsionali, sia dal modello americano GFS sia da quello europeo ECMWF, entrambi concordi nell’indicare un’evoluzione caratterizzata da un progressivo raffreddamento dell’Europa centro-orientale.
Tuttavia, quando si tratta di movimenti atmosferici di questa portata, l’incertezza rimane elevata, soprattutto perché i moti anti-zonali rendono le previsioni a lungo termine particolarmente complesse e difficili da definire con precisione.
La traiettoria esatta delle masse d’aria fredda e la loro effettiva estensione verso il Mediterraneo sono ancora variabili, e sarà necessario monitorare costantemente gli aggiornamenti modellistici nei prossimi giorni per comprendere con maggiore accuratezza gli effetti sul nostro Paese.
Secondo le ultime emissioni del modello GFS, il raffreddamento potrebbe iniziare già tra venerdì 14 e domenica 16 febbraio, con l’ingresso delle prime correnti gelide da est che potrebbero determinare un deciso abbassamento delle temperature anche in Italia.
In particolare, si ipotizza una vera e propria ondata di freddo che porterebbe valori termici significativamente inferiori alla media stagionale, con anomalie negative fino a 9-10°C rispetto ai valori tipici del periodo. Questo comporterebbe un cambiamento radicale delle condizioni meteorologiche, con giornate caratterizzate da un’atmosfera rigida e temperature ben al di sotto delle normali soglie invernali.
Nonostante le proiezioni attuali confermino una tendenza generale verso un raffreddamento significativo, rimane ancora prematuro stabilire con precisione gli effetti sulle precipitazioni e sulla possibilità di nevicate.
La distribuzione e l’intensità delle eventuali nevicate dipenderanno dall’interazione tra l’aria fredda in arrivo e le eventuali perturbazioni atlantiche, un fattore che al momento non è ancora chiaro. La situazione richiederà ulteriori conferme nei prossimi giorni, quando l’affidabilità delle previsioni aumenterà e sarà possibile delineare con maggiore certezza gli effetti reali di questa possibile ondata di freddo sul nostro Paese.
Ci troviamo di fronte a uno scenario meteorologico potenzialmente molto dinamico, con la possibilità che l’inverno torni a farsi sentire in maniera decisa nella seconda metà di febbraio.
I prossimi aggiornamenti saranno cruciali per comprendere se questo afflusso gelido avrà un impatto meteo significativo sull’Italia o se, al contrario, il freddo resterà confinato sulle regioni centro-orientali del continente.
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