TikTok chiude negli Usa senza un vero divieto, Bytedance sfida Trump e Biden
ByteDance ha deciso di chiudere TikTok negli Usa da sola, nonostante la Casa Bianca avesse assicurato che la legge che ne prevede il ban non sarebbe stata applicata fino all'insediamento di Trump il 20 gennaio
Negli Stati Uniti non si può più accedere a TikTok, ma il “ban” previsto per oggi non c’entra nulla. Il presidente uscente Joe Biden aveva infatti annunciato che non avrebbe applicato la norma che prevede l’obbligo, per ByteDance, di vendere la piattaforma o chiudere le proprie attività negli Usa.
L’amministrazione Democratica ha ritenuto corretto lasciare la gestione della vicenda a Trump, che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio. Dura la reazione della Casa Bianca, che ha definito la decisione della società cinese una “bravata” (stunt), sottolineando che non c’è ragione legale di oscurare la piattaforma.
TikTok non funziona più negli Stati Uniti
Gli utenti americani che provano ad accedere a TikTok dal 19 gennaio troveranno un messaggio che li avvisa che l’app non è disponibile e che indica Trump come la possibile soluzione al problema: “Ci dispiace, ma TikTok non è disponibile al momento. Negli Usa è stata promulgata una legge che vieta TikTok. Sfortunatamente questo significa che non puoi usare TikTok ora. Fortunatamente, il Presidente Trump ha indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione. Rimani sintonizzato” recita il comunicato.
L’amministrazione Biden ha però, come già riportato, chiarito che non avrebbe attuato la legge e che per ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, non c’era ragione per oscurare le proprie app: “Lo abbiamo detto chiaramente. Le azioni per attuare questa legge ricadono sulla prossima amministrazione” ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre all’emittente Msnbc “È una bravata, non c’è nessuna ragione per TikTok di intraprendere questa decisione”.
ByteDance ha risposto che le rassicurazioni della Casa Bianca non avrebbero protetto società come Apple e Google, proprietarie degli store attraverso cui viene distribuito TikTok, da cause legali di questo tipo. A non essere disponibile però non è soltanto l’app di TikTok, ma anche il sito internet accessibile via browser, che non è distribuito da nessun’altra società.
Cosa vuole fare Trump con TikTok
Nonostante Donald Trump sia stato il primo, nel 2018, a proporre un “ban” di TikTok a livello nazionale, ByteDance spera di ottenere da lui un trattamento diverso da quello riservatole dall’ultima amministrazione. Il presidente eletto ha già affermato che TikTok ha “un posto speciale” nel suo cuore, per averlo aiutato a ottenere il voto dei giovani alle ultime elezioni.
Trump sarebbe pronto a emanare una legge che ritardi l’entrata in vigore della norma che oscurerebbe TikTok se applicata, ma non può revocarla senza il voto del Congresso. L’attuale legge è però stata votata da entrambi gli schieramenti: molti parlamentari Repubblicani dovrebbero quindi cambiare rapidamente idea.
Nel frattempo il Ceo di TikTok Shou Zi Chew parteciperà alla cerimonia di inaugurazione della presidenza Trump. Gli sarebbe stato riservato un posto d’onore, tra quelli che solitamente sono destinati ai familiari e alle persone più vicine al Presidente. Lo stesso trattamento riservato ad altri magnati della tecnologia come Mark Zuckerberg ed Elon Musk, che hanno dimostrato una particolare volontà di collaborare con la nuova amministrazione.