Si possono intitolare strade o piazze comunali a personaggi deceduti da meno di 10 anni?

lentepubblica.it Oggi risponderemo a un quesito, mediante l’approfondimento del Dott. Nicola Schiralli, in materia di toponomastica: si possono intitolare strade o piazze comunali a personaggi deceduti da meno di 10 anni?  Prima di esaminare il caso di specie, è opportuno analizzare brevemente le principali fonti normative che regolano la toponomastica comunale. L’ordinamento toponomastico In primis è […] The post Si possono intitolare strade o piazze comunali a personaggi deceduti da meno di 10 anni? appeared first on lentepubblica.it.

Feb 4, 2025 - 14:09
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Si possono intitolare strade o piazze comunali a personaggi deceduti da meno di 10 anni?

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Oggi risponderemo a un quesito, mediante l’approfondimento del Dott. Nicola Schiralli, in materia di toponomastica: si possono intitolare strade o piazze comunali a personaggi deceduti da meno di 10 anni? 


Prima di esaminare il caso di specie, è opportuno analizzare brevemente le principali fonti normative che regolano la toponomastica comunale.

L’ordinamento toponomastico

In primis è importante annoverare, anche solo per ragioni di ordine cronologico, la legge n. 1188/1927 del 23 giugno 1927, che ai primi due articoli cita rispettivamente “Nessuna denominazione può essere attribuita a nuove strade e piazze pubbliche senza l’autorizzazione del prefetto o del sottoprefetto, udito il parere della Regia deputazione di storia patria, o, dove questa manchi, della Società storica del luogo o della regione” e “Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni” (sulla deroga prevista all’art. 4 della medesima legge ci si soffermerà poco più avanti).

Successivamente un ruolo centrale all’interno della normativa toponomastica è rivestito dalla legge n. 1228/1954, il cui articolo 10 statuisce “Il Comune provvede alla indicazione dell’onomastica stradale e della numerazione civica […]”. Da questa disposizione discende il ruolo centrale che svolgono in materia gli enti locali e i rispettivi regolamenti toponomastici comunali: sono questi a stabilire, difatti, le modalità concrete di presentazione delle istanze di intitolazione di vie o piazze comunali, ed eventualmente i soggetti legittimati a farlo (enti, associazioni, partiti o anche un gruppo di semplici cittadini firmatari: solitamente sono richieste almeno 20-50 firme).

La competenza “decentrata” della toponomastica, affidata agli enti locali, è confermata con il D.P.R. 223/1989, che all’art. 41 (“Adempimenti ecografici”) dispone al comma 3 che “L’attribuzione dei nomi deve essere effettuata secondo le norme di cui al regio decreto-legge 10 maggio 1923, n. 1158, convertito dalla legge 17 aprile 1925, n. 473, e alla legge 23 giugno 1927, n. 1188, in quanto applicabili”.

Si ricorda infine che la circolare MI.A.C.E.L. n. 10 del Ministero dell’Interno in data 8 marzo 1991 ha ribadito che la toponomastica sia da attribuire alla competenza esclusiva della Giunta comunale, in quanto le competenze del Consiglio si ritengono da annoverare tassativamente fra quelle elencate al secondo comma dell’art. 32 legge 142/1990. Ogni variazione toponomastica dovrà quindi essere approvata con deliberazione di Giunta e si deve pertanto ritenere che eventuali commissioni comunali per la toponomastica, nate da una prassi consolidata, non trovino fondamento all’interno delle disposizioni legislative che regolamentano le commissioni consiliari. [1]

La deroga al limite temporale dei 10 anni dalla morte prevista all’art. 4 della legge n. 1188/1927 e la delega ai Prefetti di cui al Decreto Ministeriale 25 settembre 1992

Se l’art. 2 della legge del 1927 prevede espressamente e tassativamente che nessuna strada o piazza pubblica possa essere intitolata a un personaggio deceduto da meno di 10 anni, fissando un chiaro e restrittivo limite temporale, l’art. 4 della medesima norma dispone un’importante deroga alla statuizione legislativa. Questo recita infatti al secondo comma “È inoltre in facoltà del Ministro per l’interno di consentire la deroga alle suindicate disposizioni in casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione”.

In sintesi, la disposizione al secondo articolo della legge n. 1188 prevede un’eccezione: si può intitolare una via o una piazza a un personaggio deceduto da meno di 10 anni, ma esclusivamente se questi abbia acquisito benemerenze particolari o la cui morte sia connessa ad eventi straordinari, conferendo particolare lustro alla Nazione. Questo però può essere possibile esclusivamente a seguito di esame operato dal Ministro dell’Interno, che dovrà esprimersi positivamente a riguardo.

Il Decreto Ministeriale 25 settembre 1992 ha innovato la competenza prevista all’art. 4 comma 2, delegando ai Prefetti ciò che prima spettava al Ministero dell’Interno. La ratio della novità è principalmente quella di snellire l’attività amministrativa connessa (“ai fini di un più celere iter burocratico”) nonché di migliorare la valutazione di merito, in quanto legata principalmente a questioni di ordine pubblico di carattere locale [2]. Per questo motivo il Prefetto, quale responsabile provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, è stato considerato maggiormente idoneo all’effettuazione dell’esame di cui sopra.

Le modalità di intitolazione: la circolare DAIT 82/2023

Un importantissimo chiarimento, soprattutto in beneficio degli enti locali che, come si ricorda nuovamente, restano titolari in via esclusiva delle determinazioni amministrative in materia di toponomastica, è fornito dalla circolare DAIT n. 82 del 23 giugno 2023.

Dopo un breve excursus normativo in materia di toponomastica e disposizioni relative alla deroga prevista all’art. 4 della legge n. 1188/1927, l’atto esaminato procede nel definire talune importantissime questioni interpretative circa le modalità di intitolazione di strade a personaggi benemeriti deceduti da meno di dieci anni.
In sintesi:

  • Il Comune resta l’esclusivo titolare e responsabile della funzione amministrativa di toponomastica;
  • Il nullaosta prefettizio e il parere della Deputazione di storia patria, pur essendo necessari a completare la fattispecie, non possono esprimere una valutazione sulla opportunità o congruità di una determinata denominazione;
  • Il parere della Deputazione di storia patria è obbligatorio, ma non vincolante. Il Prefetto può, per questo motivo, concedere comunque il nullaosta anche in presenza di parere storico negativo;
  • L’eventuale diniego dell’autorizzazione prefettizia deve basarsi necessariamente su motivi di ordine e sicurezza pubblica (es. soggetto privo di benemerenza) o problematiche anagrafiche (ad. es. strade con identica denominazione o simili che non permettano la distinzione prescritta dalla legge). I motivi della decisione negativa per questo motivo non dovranno in ogni caso incidere in maniera sostanziale sull’autonomia decisionale in materia da parte dell’ente locale;

 Le deputazioni di storia patria: cosa sono?

Le deputazioni di storia patria, investite del compito di esprimere parere obbligatorio in caso di intitolazioni di vie o piazze a soggetti benemeriti deceduti da meno di dieci anni, sono enti di cultura rivolti specialmente alla ricerca e alla pubblicazione delle fonti sorti a partire dai primi decenni dell’800.

La prima deputazione di storia patria risale al regno di Sardegna, fondata dal re Carlo Alberto, con regio brevetto del 20 aprile 1833, con il compito di sovrintendere alla “pubblicazione di una collezione di opere inedite o rare appartenenti alla nostra istoria e di un codice diplomatico dei nostri stati”.

Ai giorni nostri possiamo annoverare in Italia undici deputazioni di storia patria, finanziate in tutto o in parte dallo Stato, regolate ciascuna da uno statuto e formate da membri designati col sistema di autoelezione. Tutte  le deputazioni inoltre curano edizioni di fonti e pubblicano studî nei loro Archivi storici, Bollettini o Atti e Memorie. [3]

Note

[1] https://lentepubblica.it/personale-e-previdenza/competenze-commissione-comunale-toponomastica/

[2] https://lentepubblica.it/cittadini-e-imprese/intitolazione-nuove-strade-piazze-pubbliche-circolare/

[3] https://www.treccani.it/enciclopedia/deputazione-di-storia-patria_%28Enciclopedia-Italiana%29/

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