Salerno, il tesoriere del Pd campano Nicola Salvati arrestato per riciclaggio e associazione a delinquere: il partito lo sospende dalla carica

Secondo l'accusa, si occupata di riciclare proventi illeciti versati da cittadini extracomunitari, che pagavano per ottenere permessi di soggiorno L'articolo Salerno, il tesoriere del Pd campano Nicola Salvati arrestato per riciclaggio e associazione a delinquere: il partito lo sospende dalla carica proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 3, 2025 - 22:04
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Salerno, il tesoriere del Pd campano Nicola Salvati arrestato per riciclaggio e associazione a delinquere: il partito lo sospende dalla carica

Il tesoriere del Pd campano Nicola Salvati è stato arrestato e posto in custodia cautelare ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura antimafia di Salerno su una presunta associazione a delinquere finalizzata a favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio. Il partito lo ha immediatamente sospeso dalla carica, come ha comunicato in una nota il commissario regionale, il senatore Antonio Misiani: “In relazione all’inchiesta condotta dalla Procura distrettuale di Salerno che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 31 persone, il Pd Campania comunica che il dottor Nicola Salvati, coinvolto nell’inchiesta in relazione alla sua attività professionale, ai sensi dello Statuto e del Codice etico del Pd e facendo salvo il principio di presunzione di innocenza, è stato cautelativamente sospeso dall’anagrafe degli iscritti del Pd e sollevato dal suo incarico di tesoriere del Pd Campania”, si legge.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la banda ha presentato oltre duemila false richieste di nulla osta al lavoro nell’ambito dei decreti “Flussi” ed “Emersione”, in favore di cittadini extracomunitari disposti a pagare somme anche molto elevate pur di ottenere un permesso di soggiorno in Italia a scopo lavorativo. Per farlo, sostengono gli inquirenti, gli indagati si avvalevano di aziende compiacenti o create ad hoc, nonché di professionisti e intermediari pubblici e privati. Coinvolti nell’inchiesta pubblici ufficiali degli Ispettorati territoriali del lavoro di Salerno e Napoli che, in cambio di denaro, garantivano l’esito favorevole delle istanze e l’emissione dei falsi titoli d’ingresso o di soggiorno. Altri soggetti tra cui Salvati, invece, si occupavano secondo l’accusa di riciclare i proventi illeciti raccolti dai cittadini stranieri, spesso a fronte dell’emissione di false fatture di copertura.

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