RM Sotheby’s: 10 auto da non perdere all’asta di Parigi

Quali auto cerchereste di portare a tutti i costi nel vostro garage se - libretto degli assegni alla mano - prendeste parte all'asta di RM Sotheby's di Parigi? Noi un paio di idee ce le abbiamo... L'articolo RM Sotheby’s: 10 auto da non perdere all’asta di Parigi proviene da Veloce.

Feb 5, 2025 - 05:07
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RM Sotheby’s: 10 auto da non perdere all’asta di Parigi

Se per caso avete non avete fatto follie durante le vacanze natalizie dilapidando una fortuna in cibo e bevande, beh sappiate che in questi giorni RM Sotheby’s a Parigi sta mettendo all’incanto una quantità impressionante di icone a quattro ruote del passato. Ce n’è per tutti i gusti grazie a un ricchissimo ventaglio di modelli che hanno fatto la storia dell’auto. Noi ne abbiamo scelte dieci pescando in questo mare delle meraviglie: eccole. A proposito, nel caso voleste saperne di più sull’offerta completa dell’asta basta andare sul sito di RM Sotheby’s.

PORSCHE 911 TURBO 3.6 (1994). Come è facile immaginare il numero di Porsche presenti all’asta di Parigi è consistente e, spesso, di altissima qualità. Vi anticipiamo due piccole perle. La prima è un’immacolata 911 Turbo 3.6 del 1994. Il suo pedigree racconta che è una delle due Turbo 3.6 della generazione 964 prive di tettuccio apribile vendute nella tinta Speed Yellow. Alimentato dal boxer turbocompresso da 3,6 litri da 380 CV di potenza, abbinato a un cambio manuale a cinque marce. Ha sedili riscaldati e regolabili elettricamente, climatizzatore, differenziale autobloccante, cerchi in lega Speedline RS Cup e serbatoio del carburante da 92 litri con specifiche da turismo. La stima di Sotheby’s è: 300 / 350 mila euro.

PORSCHE 911 CARRERA RS LIGHTWEIGHT (1973). Un gioiello per palati sopraffini e super selezionati. Si tratta di uno degli appena 200 esemplari della 911 Carrera RS 2.7 Lightweight (alleggerita) realizzata dalla Casa di Stoccarda. Immatricolata la prima volta in Italia, l’auto è dotata di differenziale a slittamento limitato. Il boxer 2,7 litri eroga 210 CV. Partecipò a diverse competizioni dell’epoca, tra cui la Targa Florio del 1979. Nello stesso anno vinse il Campionato Italiano Rally. Stupenda la livrea bianca con scritte e ruote blu su interni neri. Impegnativa la quotazione: da 900.000 a 1 milione 200 mila euro.

ALFA ROMEO 155 V6 TI DTM (1994). Una splendida protagonista delle competizioni degli Anni ’90. L’Alfa Romeo 155 ha scritto la storia del DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft) (qui per saperne di più) vincendo tra l’altro il titolo nel 1993 con Nicola Larini. Il modello in vendita è uno dei 10 esemplari della 155 V6 TI realizzati da Alfa Corse per la stagione del 1994. In seguito venne utilizzato dalla squadra semi-ufficiale Schübel Engineering. Ottenne due podi e altri 12 piazzamenti a punti, arrivando al 9° posto nella classifica di fine anno del campionato. Restaurata in modo impeccabile dallo specialista Fabrizio Pandolfi nel 2017, si presenta con la livrea Schübel del 1994. Se potete non fatevela scappare: da 500 a 600 mila euro le quotazioni.

ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE (2008). Un altro capolavoro del Biscione destinato ad acquisire sempre più valore nel tempo. Realizzata in soli 500 esemplari (329 la Spider), questa 8C Coupé viene proposta con carrozzeria in carbonio nella rara tinta nera, molte sono infatti nella classica colorazione rossa, con interni in pelle scura e cuciture bordeaux. Il motore è il V8 4,7 litri di origine Maserati accreditato di 450 cavalli, mentre la trazione è sulle ruote posteriori con cambio robotizzato sequenziale a sei velocità. La vettura ha percorso appena 18.852 chilometri e ha una quotazione di 175 / 225 mila euro.

MERCEDES CLK DTM AMG CABRIOLET (2006). Restiamo nel mondo dei sogni con questa magnifica CLK in allestimento DTM del 2006. È uno degli 80 esemplari di questa decappottabile realizzata per celebrare la vittoria della Mercedes nel DTM del 2003. Carrozzeria nera in carbonio con interni nello stesso materiale con tappezzeria in tessuto Anthracite e Black Avantgarde. Il motore era un possente V8 5,4 litri con compressore volumetrico che innalzava la potenza a 580 cavalli. Trazione posteriore e cambio automatico a cinque velocità con paddle shifter dietro il volante. Valore: tra 450 e 500 mila euro.

RENAULT 5 TURBO 2 (1984). Un altro modello che ha rapito il cuore di moltissimi appassionati. Siamo negli anni 80 e Renault, per adeguarsi alla concorrenza nei rally, crea una piccola bomba partendo dalla popolare 5. Per l’omologazione al Gruppo 4, l’auto è stata totalmente riprogettata: il motore venne spostato in posizione centrale posteriore, al posto dei sedili: si trattava di un quattro cilindri turbocompresso di 1,4 litri da 160 CV di potenza. Cambio manuale a cinque velocità. Costruita tra il 1983 e il 1986, la Turbo 2 venne realizzata in 3.200 esemplari. Stando ai registri Renault, l’auto qui offerta lasciò la fabbrica il 30 gennaio 1984. Quotazioni: da 80 a 100 mila euro.

SHELBY GT350 (1966). Un mito americano, una muscle car che ha lasciato il segno. La Shelby GT350 nasce dall’estro del preparatore Carrol Shelby e deriva dalla Ford Mustang. La prima serie arriva nel 1965 e l’unico colore disponibile era il bianco (Wimbledon White). Cuore pulsante una versione modificata del V8 di 4,7 litri capace di erogare 306 CV al posto dei 270 della versione di serie. Questo esemplare venne consegnato dalla Ford Advanced Vehicles nel Regno Unito e successivamente spedito in Francia dove passò gran parte della sua vita. Una Shelby in Europa è un’autentica rarità: se amate le auto Made in Usa, la GT350 è perfetta. Le quotazioni di Sotheby’s? tra i 150 e i 200 mila euro.

BMW 507 ROADSTER SERIE II (1958). Un tuffo nel glorioso passato di BMW con la 507 Roadster: la scoperta che contribuì in modo determinante ad accrescere il prestigio della Casa di Monaco. Questa magnifica 507 è uno degli appena 252 esemplari realizzati da BMW dal 1956 al 1959. Uscita dalla fabbrica nel 1958 venne immatricolata a L’Avana a Cuba. Nel 1988 venne acquistata da un acquirente tesdesco che avviò un lungo restauro durato fino al 1993. Da far girar la testa anche il motore: un V8 in lega da 3,2 litri da 150 CV (per il mercato americano i cavalli erano 195), abbinato a un cambio manuale a quattro velocità. Una preziosa rarità riservata però ai grandi collezionisti con quotazioni che oscillano tra 1.750.000 e 2.000.000 di euro.

LAMBORGHINI COUNTACH LP400 PERISCOPIO (1975). La Countach firmata da Marcello Gandini è una delle più belle e desiderabili supercar marchiate Lamborghini. E lo è soprattutto questa LP400 che venne realizzata in appena 157 esemplari. Passati alla storia con l’appellativo “Periscopio” per via modello del caratteristico taglio sul tettuccio, indispensabile per fare spazio allo specchietto retrovisore appunto a periscopio. Particolarità che venne poi abbondonata sulle Countach successive. Spinta da un V12 4 litri da 370 cavalli, la LP400 passava agevolmente i 300 km/h, valore per l’epoca sbalorditivo. Questo esemplare ha avuto proprietari in Germania, Stati Uniti e Svezia. Ora è in forma smagliante ed è in attesa di un nuovo garage che la ospiti. Quotazione tra 750 / 900 mila euro.

FERRARI LAFERRARI (2015). L’asta di Sotheby’s propone una vasta scelta di bolidi del Cavallino uno più bello dell’altro. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. E visto che parliamo di sogni a quattro ruote, tanto vale esagerare mostrando la prima hypercar ibrida della Ferrari. Si chiama, come tutti sanno, LaFerrari ed è stata realizzata in 499 unità nella versione coupé. Questo esemplare è nella tipica tinta giallo Modena con tetto nero e rivestimenti interni in nero e giallo coordinati. Il suo V12 da 6.262 cc con assistenza elettrica esprime 963 cavalli per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi. Le specifiche includono bracci degli specchietti retrovisori in fibra di carbonio a vista, materiale esteso allo splitter anteriore e al diffusore posteriore. Ha avuto due proprietari e il contachilometri segna appena 3.459 chilometri. Da capogiro, è ovvio, anche le quotazioni: da 3.500.000 a 4.000.000 di euro.

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