Quella volta che Fratelli d’Italia fece partire il divieto di andare da Formigli. Con Crosetto ospite, Meloni provò a rubargli share (fallendo miseramente)

Sul libro "Fratelli di chat" il messaggio della leader di partito contro i suoi: «Stavate tutti a guardare Piazzapulita e non Del Debbio. Zozzi, traditori» L'articolo Quella volta che Fratelli d’Italia fece partire il divieto di andare da Formigli. Con Crosetto ospite, Meloni provò a rubargli share (fallendo miseramente) proviene da Open.

Feb 7, 2025 - 18:28
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Quella volta che Fratelli d’Italia fece partire il divieto di andare da Formigli. Con Crosetto ospite, Meloni provò a rubargli share (fallendo miseramente)

meloni corrado formigli

C’è un episodio curioso che emerge dal libro “Fratelli di chat“, di Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano in cui si riportano le chat segrete del partito di governo. Conversazioni in questi giorni anticipate dal quotidiano di Marco Travaglio. Risale a fine settembre del 2021, a venti giorni dalle elezioni comunali a Roma e a Milano, Piazza Pulita rilancia il servizio di «Fanpage» sulla “Lobby Nera” che coinvolse il capogruppo al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza. Inchiesta che sarà poi archiviata tre anni dopo, facendo cadere le accuse di finanziamento illecito per l’eurodeputato di FdI. Nelle chat dei Fratelli c’è fermento. Molti non apprezzano la mossa del conduttore Corrado Formigli, nel dar risalto al lavoro della testata on line. Meloni si rifiuta di andare in trasmissione a La7. Il 3 ottobre 2021 il deputato Federico Mollicone, oggi presidente della commissione Cultura della Camera, scrive che «Fanpage» «è diventato il fucile di precisione con cui il sistema tenta di colpire il cdx [centrodestra, ndr]». Eppure, nonostante il “clima infame” il partito decide di mandare ospite nel salotto televisivo Guido Crosetto.

«Stavate tutti a guardare Piazzapulita e non Del Debbio. Zozzi, traditori»

La linea di partito che girò al tempo la ricorderanno tutti: è quella del complotto. Fanpage avrebbe montato tutto ad arte. Meloni accusa il giornale, chiede «l’intero girato» dell’inchiesta ipotizzando dei tagli. E decide di rovinare lo share di Formigli. Quando il suo fedelissimo Crosetto va a La7, il 7 ottobre, lei sceglie di andare dal suo diretto concorrente, Diritto e Rovescio di Paolo Del Debbio, su Rete 4. Quello che va in onda però è un finale tragicomico. Perché in chat sono tutti concentrati su Crosetto nello studio di Piazzapulita. E commentano. «Formigli inaccettabile», scrive la deputata Monica Ciaburro. «Isterico odiatore seriale», aggiunge Isabella Rauti. «Comunque, applausi per Guidone», commenta l’oggi europarlamentare Nicola Procaccini. Sono insomma tutti galvanizzati su come lotta Guido a La7. Nessuno si sta filando la capa su Rete4. Tant’è che alla fine interviene lei stessa. «Stavate tutti a guardare Piazzapulita e non la Meloni da Del Debbio. Zozzi, traditori», commenta Giorgia Meloni. «Io ci sono andata solo per spostargli lo share», spiega. PiazzaPulita registrò 1.170.000 telespettatori, per uno share del 7,12%. Dritto e rovescio si fermò a 912mila telespettatori, con uno share del 5,51%. Una mossa quella di Meloni che non ha sortito l’effetto sperato.

La legge sui direttori condannati per diffamazione e il freno di La Russa: «Secondo voi rischierebbe più Travaglio O Feltri?»

La fobia del giornalista è rimasta a lungo dentro Fratelli d’Italia. E forse non se ne è mai andata. A dimostrarlo una chat di due mesi dopo. Anche questa riportata nel libro di Salvini. Alla vigilia di Atreju è Guido Crosetto che lancia l’allarme ai suoi. Colui che oggi è il ministro della Difesa chiede «attenzione» a tutti. «Vi chiedo un attimo di attenzione per una cosa molto seria. Ad Atreju ci saranno molti “infiltrati” con telecamere e microfoni. Cercheranno materiale per sputtanare FdI, Giorgia e chiunque si possa ridicolizzare o attaccare. Occorre fare attenzione sempre e dirlo soprattutto a chi verrà dal resto d’Italia. Solo Fanpage avrà più di 10 ragazzi che rimarranno lì tutti i giorni, proprio per “accreditarsi”. Poi ci saranno quelli di Report, di La 7 etc. Sono certo che già lo avevate presente ma ho preferito formalizzarlo». E Fratelli d’Italia ne hanno anche per «il Fatto Quotidiano» e per il suo direttore Marco
Travaglio. Il 18 maggio 2019, riporta Giacomo Salvini, a pochi giorni dalle elezioni europee, il quotidiano esce con la lista di tutti i candidati indagati o condannati. Tra questi figura anche Daniela Santanchè, condannata nel 2009 a quattro mesi per una manifestazione non autorizzata anti-burqa. Francesco Lollobrigida: «Oggi è uscita una indegna lista di proscrizione di candidati indagati e condannati su IL FATTO. Devo dire che per Daniela, accusata di manifestazione anti islamista, è una bella pubblicità…»
Lei replica: «Sono vergognosi!». E gira il video che ha fatto contro Travaglio. Partono i «brava Daniela». Poi arriva il suggerimento di Crosetto. Un disegno di legge «che preveda impossibilità, per chi è stato condannato più di due volte per diffamazione, di fare il giornalista, il direttore di giornale e l’editore…». Si entusiasmano tutti. Ma Ignazio La Russa spegne gli animi: «Non fate cazzate ci inimichiamo anche i giornalisti amici». E scherza: «Meglio una legge ad personam: chi si chiamaTtravaglio dia le braccia
all’agricoltura e lasci in pace la penna. Ah ah». Anche perché, ricorda: «Secondo voi rischierebbe più Travaglio? O Feltri?».

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