Quella volta che Elvis viaggiò nello spazio e guarì i feriti con un cenno delle mani. L’altra faccia del re del rock and roll
Il libro si intitola The Occult Elvis: The Mystical and Magical Life of the King ed è stato scritto da Miguel Conner, uno scrittore e podcaster rimasto spiritualmente immortalato dalla figura di Elvis dopo una cerimonia di ayahuasca nel 2022. L'articolo Quella volta che Elvis viaggiò nello spazio e guarì i feriti con un cenno delle mani. L’altra faccia del re del rock and roll proviene da Open.
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Elvis Presley fu un personaggio gigante, ben oltre la sua discografia, ben oltre la nomina insindacabile di Re del Rock, un personaggio cui grandezza oggi non è neanche facilmente percepibile. Non è un caso che questa grandezza abbia avuto anche delle controindicazioni sulla sua persona, facile accettare che verso la fine della propria vita, come noto, lui si sentisse una sorta di profeta. Questo perché, effettivamente, la rivoluzione culturale innescata dal suo rock, l’assunzione a status di divinità, fu fattuale, lo si può considerare un evento brillante nella storia dell’umanità. Tanto fu l’impatto, tanta fu la risonanza. Anche la morte, sulla quale in molti hanno costruito congetture ai limiti dell’incredibile, altro non è che il risultato dell’essere stato in vita leggenda, mito. Un mito, anche questo noto, sul finire della vita, sovrappeso a causa della smisurata passione per i panini con burro d’arachidi e banana, un mito con un grave problema di dipendenza dalle droghe e inebriato dal suo successo. Certo, oggi è un pò più complesso accettare ciò che ad aprile verrà pubblicato in un libro dal titolo The Occult Elvis: The Mystical and Magical Life of the King scritto da Miguel Conner, uno scrittore e podcaster rimasto spiritualmente immortalato dalla figura di Elvis dopo una cerimonia di ayahuasca nel 2022. Oggi Conner parla così della rockstar al Guardian: «Era un ricercatore poliedrico, qualcuno che cercava le domande più grandi della vita. Era un uomo di profezia, di esperienza, e la mia tesi è che fosse il più grande mago della civiltà occidentale».
Le magie di Elvis
Per scrivere questo libro Conner ha raccolto materiale dai più sodali collaboratori di Elvis, quelli che i massmedia dei tempi ribattezzarono «Memphis Mafia», così come anche da Priscilla Presley, moglie di Elvis, da Larry Geller, che aveva il doppio ruolo nella vita di Elvis di guru e parrucchiere. Non è la prima volta che la spiritualità, perlomeno bizzarra, di Elvis Presley viene documentata, per esempio in libri come The Tao of Elvis di David Rosen, pubblicato per la prima volta nel 2001, e Elvis: Between the Lines: His Quest for Higher Consciousness as Told Through His Notes di Ingrid De La O. Per esempio in The Seeker King: A Spiritual Biography of Elvis Presley (2013) Gary Tillery afferma: «Elvis ha letto oltre mille libri su diversi aspetti della spiritualità new age. Era molto serio al riguardo. A un certo punto voleva abbandonare la musica per fondare la sua comunità e portare i giovani in questa nuova era di spiritualità attraverso il kriya yoga». Ma Miguel Conner nel suo libro, disponibile dall’8 aprile nel Regno Unito e dall’11 maggio negli Stati Uniti (su Amazon già disponibile in preorder) va anche oltre, pare che un giorno Elvis fosse particolarmente dispiaciuto del fatto che due suoi amici, ospiti a Graceland, la sua mitologica dimora, non potessero giocare a racquetball a causa del maltempo, così cominciò ad agitare le mani per far sparire le nuvole. E pare che ci riuscì o, forse sarebbe più corretto dire, capitò. Nel libro viene raccolta anche la testimonianza di Wanda June Hill, fan di lunga data di Elvis, che le avrebbe rivelato in un momento di confidenza di non essere di questo pianeta, di provenire dalla nona luna di Giove. Forse per questo, data la sua natura di extraterrestre, un giorno disse alla sua guardia del corpo Sonny West: «Se entrano in contatto, non possiamo avere paura, perché non ci faranno del male».
L’esoterismo e il rock
Normale rimanere scettici, fino a questo punto tutto potrebbe essere risolto pensando semplicemente si sia trattato del troppo successo andato alla testa e Conner come un fan ossessionato dalla figura di Elvis, tanto da volerlo innalzare a ciò che, semplicemente, non era o, comunque, non poteva essere. Può darsi, c’è da dire però, prima di tutto, che il rapporto con l’occulto di Elvis parte da molto prima che lui diventasse ciò che poi diventò, già la sua fidanzata da adolescente June Juanico ha rivelato che lui le ammise che da piccolo era in grado di «proiettarsi tra le stelle». I genitori di Presley poi si conobbero tramite il Pentecostalismo, una corrente che professa la comunione diretta con Dio tramite la guarigione per fede e la danza ritmica, una corrente che, oltre a Presley, influenzò anche Little Richard, BB King, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash. Tutti dei del rock, tutti capaci di creare delle vere e proprie rivoluzioni culturali sempre attraverso il rock. Personaggi odiati negli anni ’50 come predicatori di un nuovo culto che contrastava con l’intransigenza del cattolicesimo dell’epoca. «La musica rock non è mai stata solo una forma di intrattenimento» dice infatti ancora Connor al Guardian, ma attenzione, a questo punto c’è da fare una specifica, affinché la storia, seppur con tratti che rasentano l’assurdo, sia presa sul serio: Connor non è un qualsiasi giornalista scandalistico, si tratta di uno studioso dello gnosticismo, un vasto campo del misticismo cristiano, e conduttore del podcast Aeon Byte Gnostic Radio. La sua teoria è che Presley è diventato un egregore degli Stati Uniti, nel gergo occulto si tratta di una manifestazione non fisica, simile a un semidio, che assume una vita propria dopo essere stata creata dalla volontà di un collettivo. Di nuovo: si può essere scettici, ci mancherebbe, ma che Elvis in un determinato periodo della storia, attraverso il più importante mezzo disponibile ai tempi, la musica appunto, compì praticamente da solo una rivoluzione culturale che cambiò il mondo, che accese milioni di ragazzi americani, non sappiamo quanto sia da egregore, ma è sicuramente vero. E chissà cosa sarebbe accaduto se il famigerato Colonnello Tom Parker, invece di rinchiuderlo al sicuro negli Stati Uniti per paura diventasse ancor più grande di quanto già gigante non fosse, gli avesse permesso di suonare, almeno una volta, anche in Europa.
Le rivelazioni del parrucchiere guru
Fu Geller, il suo stylist, già fervente esoterista, a instradarlo verso queste pratiche, secondo il racconto di Connor infatti dopo il loro incontro Elvis si concentrò su uno studio forsennato di Khalil Gibran, di Joel S Goldsmith, di Helena Blavatsky, di Manly P Hall e George Gurdjieff, e per lui fu una sorta di rivelazione su se stesso. Alla fine di questo percorso Elvis ne esce convinto di essere un guaritore, Connor raccoglie nel libro anche la testimonianza di un suo amico, che sostiene che Elvis lo venne a trovare quando ebbe un incidente con la moto, il dolore alla schiena era insopportabile, Elvis dunque agitò le sue mani per una mezz’ora e il dolore, giura l’amico, dopo due settimane infernali, sparì. Il guru parrucchiere Geller svela anche un incontro di Elvis con gli alieni, avvenuto quando il re del rock aveva appena 8 anni, gli extraterrestri gli parlarono attraverso dei flashforward e in uno di questi lui indossava una tuta bianca da santone. Elvis raccontò a Geller anche che un giorno guardando il cielo una nuvola dalle sembianze del volto di Stalin si trasformò sotto i suoi occhi nel volto di Gesù e che questo lui lo vide come un segno divino. Dice Connor a proposito: «sentì di avere un ruolo da svolgere nel miglioramento dell’umanità, e poteva farlo attraverso la musica e facendo sentire meglio le persone, e sperava di aprire le loro menti a una maggiore spiritualità». Una missione interrotta dalla morte improvvisa e decisamente prematura di Elvis, che lasciò questo mondo (a questo punto ci sembra l’espressione più consona) a soli 42 anni, con ogni probabilità a causa di un infarto che lo colpì mentre era seduto sulla tazza del bagno e, lo ha rivelato qualche anno fa una articolo del Daily Express, mentre leggeva A Scientific Search for the Face of Jesus di Frank O Adams. Da quel momento, altra cosa che alimenta a dismisura il mito attorno alla figura del rocker, negli Stati Uniti Elvis fu avvistato ovunque, perfino in una scena di Mamma ho perso l’aereo. Queste si, bufale, ampiamente sbugiardate nel corso degli anni, ma non il mito di colui che con la sua musica ha cambiato faccia all’intero pianeta.
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