Per la “Fenice” già 17 gli esemplari sotto contratto
Senza eccessiva enfasi mediatica continua lo sviluppo del nuovo elicottero d’attaccoAW249 Fenice (AH-249 per l’Esercito), successore dello AW129 Mangusta e primo mezzo volante militare italiano con capacità di interazione con droni collaborativi (Uncrewed Aircraft Systems), nonché capacità di integrare e far evolvere nuovi equipaggiamenti e sistemi di comunicazione all'avanguardia. Al momento gli esemplari coperti da contratto sono già 17 su una prima fornitura totale di 48, con le prime consegne confermate entro la fine del 2027. A oggi, a parte il primo prototipo, che dopo aver effettuato le prove con i carichi fittizi (dummy loads) sui piloti laterali, sta collaudando il cannone da 20 mm a canne rotanti e i razzi non guidati, sono state realizzati altri tre esemplari considerati di pre-produzione che, seppure di proprietà dell’Esercito, saranno a disposizione di Leonardo Elicotteri per poter condurre attività di sviluppo e implementazione delle capacità. Rispetto al predecessore è dotato di migliori protezioni riguardanti l’abitacolo, sedili corazzati, serbatoi del carburante con tolleranza balistica e meccanica della trasmissione in grado di funzionare per 50 minuti anche in assenza di lubrificazione. La propulsione è data da una coppia di turboalberi italiani Avio Aero CT7-8E6 da 2.500 hp ciascuno che possono sollevare un peso massimo al decollo di 8,3 tonnellate. Le prestazioni (ancora non definitive), vedono una velocità massima di crociera di 287 kmh e un raggio d’azione di quasi 800 km. Come altri elicotteri militari è dotato di un casco interattivo che consente all’equipaggio di utilizzare rapidamente i parametri e le risorse utili alle missioni e visualizzare l’elaborazione dei dati raccolti dai sensori di bordo. Tra queste, come già loAw129, il nuovo elicottero controlla il puntamento del cannone attraverso il movimento dell’elmetto. La richiesta dell’Esercito era stata quella di poter avere un nuovo moderno elicottero per operazioni di scorta armata, supporto ravvicinato alle truppe e interdizione delle minacce, ma anche di poter agire come postazione per acquisire informazioni divario tipo definite modalità Istar (da Intelligence, sorveglianza, acquisizione del bersaglio e ricognizione), quindi poter identificare unità di terra amiche o nemiche e trasmettere tali informazioni utilizzando sistemi sicuri ad altre unità o ai centri di comando. Infine, era stata richiesta anche la capacità di impiego imbarcato, le cui operazioni dovranno essere eseguite con uno degli esemplari di preserie. Molto esteso anche l’armamento: sono confermati i razzi da 70 mm (guidati e non), la possibilità di lanciare missili aria-aria con guida termica (infrarosso) e aria-superficie, termici o con seeker (sistema di ricerca e tracciamento del bersaglio) a radiofrequenza. Tra le funzioni previste, sia l’addestramento effettuato con sistemi di simulazione a realtà aumentata, sia quelle per la manutenzione, che prevede anche la raccolta diretta di dati (modalità predittiva). Di fatto, a dimensioni e prestazioni, il nostro nuovo elicottero si pone in modo migliorativo sul piano dello AH-64Apache statunitense – costruito dal 1975 in poi - specialmente riguardo la maggiore autonomia ma con un ridotto peso massimo al decollo (l’americano vola fino a 10.4tonnellate); di conseguenza risulterà interessante anche in versione da esportazione, stante l’essere stato pensato per scenari più vicini a quelli europei.
Senza eccessiva enfasi mediatica continua lo sviluppo del nuovo elicottero d’attaccoAW249 Fenice (AH-249 per l’Esercito), successore dello AW129 Mangusta e primo mezzo volante militare italiano con capacità di interazione con droni collaborativi (Uncrewed Aircraft Systems), nonché capacità di integrare e far evolvere nuovi equipaggiamenti e sistemi di comunicazione all'avanguardia. Al momento gli esemplari coperti da contratto sono già 17 su una prima fornitura totale di 48, con le prime consegne confermate entro la fine del 2027. A oggi, a parte il primo prototipo, che dopo aver effettuato le prove con i carichi fittizi (dummy loads) sui piloti laterali, sta collaudando il cannone da 20 mm a canne rotanti e i razzi non guidati, sono state realizzati altri tre esemplari considerati di pre-produzione che, seppure di proprietà dell’Esercito, saranno a disposizione di Leonardo Elicotteri per poter condurre attività di sviluppo e implementazione delle capacità. Rispetto al predecessore è dotato di migliori protezioni riguardanti l’abitacolo, sedili corazzati, serbatoi del carburante con tolleranza balistica e meccanica della trasmissione in grado di funzionare per 50 minuti anche in assenza di lubrificazione. La propulsione è data da una coppia di turboalberi italiani Avio Aero CT7-8E6 da 2.500 hp ciascuno che possono sollevare un peso massimo al decollo di 8,3 tonnellate. Le prestazioni (ancora non definitive), vedono una velocità massima di crociera di 287 kmh e un raggio d’azione di quasi 800 km.
Come altri elicotteri militari è dotato di un casco interattivo che consente all’equipaggio di utilizzare rapidamente i parametri e le risorse utili alle missioni e visualizzare l’elaborazione dei dati raccolti dai sensori di bordo. Tra queste, come già loAw129, il nuovo elicottero controlla il puntamento del cannone attraverso il movimento dell’elmetto. La richiesta dell’Esercito era stata quella di poter avere un nuovo moderno elicottero per operazioni di scorta armata, supporto ravvicinato alle truppe e interdizione delle minacce, ma anche di poter agire come postazione per acquisire informazioni divario tipo definite modalità Istar (da Intelligence, sorveglianza, acquisizione del bersaglio e ricognizione), quindi poter identificare unità di terra amiche o nemiche e trasmettere tali informazioni utilizzando sistemi sicuri ad altre unità o ai centri di comando. Infine, era stata richiesta anche la capacità di impiego imbarcato, le cui operazioni dovranno essere eseguite con uno degli esemplari di preserie. Molto esteso anche l’armamento: sono confermati i razzi da 70 mm (guidati e non), la possibilità di lanciare missili aria-aria con guida termica (infrarosso) e aria-superficie, termici o con seeker (sistema di ricerca e tracciamento del bersaglio) a radiofrequenza. Tra le funzioni previste, sia l’addestramento effettuato con sistemi di simulazione a realtà aumentata, sia quelle per la manutenzione, che prevede anche la raccolta diretta di dati (modalità predittiva).
Di fatto, a dimensioni e prestazioni, il nostro nuovo elicottero si pone in modo migliorativo sul piano dello AH-64Apache statunitense – costruito dal 1975 in poi - specialmente riguardo la maggiore autonomia ma con un ridotto peso massimo al decollo (l’americano vola fino a 10.4tonnellate); di conseguenza risulterà interessante anche in versione da esportazione, stante l’essere stato pensato per scenari più vicini a quelli europei.