Pagelle superG maschile Mondiali: Odermatt va per il tris, Paris scorrevole, Innerhofer decoubertiniano
PAGELLE SUPERG MASCHILE MONDIALI 2025 Marco Odermatt, 10 e lode: quando scia così, semplicemente c’è poco da fare. Nessuno poteva pensare di battere il fuoriclasse elvetico. La tracciatura dell’allenatore austriaco non ha fatto altro che esaltare le doti da gigantista dello svizzero, che aggiunge l’oro iridato del superG a quelli già conquistati nel 2023 in […]
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PAGELLE SUPERG MASCHILE MONDIALI 2025
Marco Odermatt, 10 e lode: quando scia così, semplicemente c’è poco da fare. Nessuno poteva pensare di battere il fuoriclasse elvetico. La tracciatura dell’allenatore austriaco non ha fatto altro che esaltare le doti da gigantista dello svizzero, che aggiunge l’oro iridato del superG a quelli già conquistati nel 2023 in discesa e gigante. A questo punto l’obiettivo appare evidente: provare a vincere tre titoli nella stessa edizione. Ma potrebbero diventare anche quattro con la combinata a squadre…
Raphael Haaser, 8: primo degli umani, staccato di ben un secondo da Odermatt. In carriera vanta quattro secondi posti in superG in Coppa del Mondo, oggi incassa un argento insperato, confermandosi un piazzato di buon livello. Di sicuro è stato agevolato dal fatto di conoscere la pista meglio rispetto agli avversari: gli austriaci si sono allenati a Saalbach nelle scorse settimane.
Adrian Smiseth Sejersted, 7,5: noi siamo dell’idea che il pettorale n.1 sia (quasi) sempre meglio del 16. Il norvegese lo ha sfruttato al meglio, agguantando un bronzo più che impensabile. In Coppa del Mondo vanta appena due top3, l’ultima risalente al superG di Bormio 2020. Il norvegese sarebbe salito sul podio anche partendo con un pettorale più alto? Domanda retorica…
Vincent Kriechmayr, 6,5: già tanto per lui essersi presentato in buone condizioni dopo l’infortunio accusato a Wengen. Odermatt non si poteva battere, ma il podio sfumato per soli 5 centesimi brucia.
Fredrick Moeller, 7: tolti gli svizzeri, il norvegese rappresenta la novità più importante in questa stagione nella velocità. Il quinto posto odierno conferma lo status di big del superG, mentre deve ancora crescere in discesa.
Dominik Paris, 6,5: settimo a 1.31, ma la medaglia era distante appena 16 centesimi. Male, molto male nel tratto tecnico della parte alta: un vero e proprio ‘gigantone’ che, come previsto, lo ha mandato in tilt. Da quel momento in poi, però, ha fatto segnare rispettivamente il primo, il quarto ed il settimo tempo negli intermedi successivi, dimostrando di gradire questa neve ed anche di poter sviluppare velocità importanti nei tratti di scorrimento. La discesa di domenica sarà molto meno tecnica rispetto al superG. L’azzurro non ci arriva da favorito, tuttavia chissà che non riesca a farsi un regalo…
Stefan Rogentin, 5: puntava ad una medaglia, ma non è mai stato in lizza per le primissime posizioni.
Franjo Von Allmen, 4: bocciato alla sua prima esperienza iridata. Non ci ha capito nulla, non riuscendo mai a generare velocità. In discesa però sarà un osso durissimo per Odermatt.
Mattia Casse, 4: l’azzurro ha raggiunto l’apice della forma a dicembre, con la vittoria in superG in Val Gardena e il 4° posto in discesa a Bormio. Poi da gennaio in avanti la flessione è stata evidente. Continua a commettere errori in serie, non confermando le buone sensazioni delle prove.
Christof Innferhofer, senza voto: partecipazione decoubertiniana. Non ce la sentiamo di dire altro.
Giovanni Franzoni, 5: per le qualità tecniche di cui dispone, oggi era l’azzurro che avrebbe potuto fare meglio su un tracciato di questo tipo. L’approccio era stato quello giusto, poi un salto di porta ha messo la parola ‘fine’ alla sua gara.