Luce, gas e… tanta strategia
Pulsee Luce e Gas, l'ultima nata in seno ad Axpo Italia, si sta affermando sul mercato italiano grazie a una proposta innovativa che coniuga tecnologia, design e sostenibilità. Intervista all'a.d. Alicia Lubrani L'articolo Luce, gas e… tanta strategia proviene da Economy Magazine.
Innovazione politiche Esg e qualità del servizio: si fa presto a dirlo, ma a farlo? «Siamo determinati a crescere nel mercato energetico italiano, offrendo soluzioni all’avanguardia che migliorino la vita dei nostri clienti e contribuiscano a un ecosistema più sostenibile, continuando ad investire in tecnologie e in design al passo con l’evoluzione dei consumatori», sostiene con convinzione Alicia Lubrani, amministratrice delegata di Pulsee Luce e Gas. Nata nel 2019 come piattaforma per accelerare la transizione energetica in Italia e rispondere alle necessità dei consumatori, ha annunciato a ottobre 2024 la nascita della società, in seno ad Axpo Italia, di cui Lubrani è Chief Marketing and Communication Officer.
Partiamo dall’inizio: perché “Pulsee Luce e Gas”?
Pulsee Luce e Gas nasce con l’obiettivo di portare sul mercato una proposta innovativa in quello che, già nel luglio 2020, avrebbe dovuto essere un momento di cambiamento per il settore dell’energia domestica in Italia ovvero la fine del mercato tutelato e la completa liberalizzazione. Sappiamo che questo importantissimo evento è stato più volte oggetto di proroghe e procrastinazioni, anche legate al verificarsi di avvenimenti imprevedibili come la pandemia. Nonostante le difficoltà oggettive legate a questi rinvii, abbiamo vissuto l’allungamento delle tempistiche, come un’occasione per valorizzare il nostro approccio completamente diverso all’energia di casa, anche utilizzando le competenze di Axpo sui mercati energetici per disegnare servizi all’avanguardia e che rispondessero in modo adeguato a scenari costantemente mutevoli.
Però ogni volta che sul mercato si affaccia un nuovo player, c’è da superare lo scoglio della diffidenza.
Vale per l’energia come per altri settori. Un approccio che, per converso, ha il risvolto della medaglia della curiosità: il profilo del consumatore moderno è in costante evoluzione e le persone si attendono, quando si parla di sostenibilità e contributo al miglioramento del nostro rapporto con il pianeta, che anche il proprio operatore energetico li indirizzi e li supporti. Una recente indagine realizzata da Brand Finance, società leader internazionale nella brand valuation, ha inserito Pulsee Luce e Gas al 10° posto tra le utility italiane con maggiore capacità di influenzare i consumatori italiani riguardo alle scelte per l’acquisto di luce e gas. Un dato che ci rende particolarmente orgogliosi perché nella top ten ci sono solo aziende con diversi decenni di storia nel nostro Paese. Se quindi c’è una iniziale diffidenza, questo tipo di riconoscimento ci fa comprendere quanto in pochi anni abbiamo realizzato e quanto margine di crescita abbiamo ancora. A questo si unisce la credibilità di un Gruppo con oltre 100 anni di storia e che oggi in Italia rappresenta il 5° operatore sul mercato libero, con una grande esperienza sui mercati internazionali dell’energia e che, nel 2025, celebrerà il suo 25° anno di attività nel nostro Paese.
Intanto Pulsee Luce e Gas ha chiuso il 2024 con una crescita del 100% dei clienti digital in poco più di un anno. Fin dove volete arrivare?
Il nostro piano per il prossimo triennio è molto ambizioso per consolidare il posizionamento come player chiave del mercato energy. Pulsee Luce e Gas presenta un portfolio clienti in tutta Italia di oltre 200 mila clienti (Pod, Point of Delivery) e stimiamo una crescita del +65% entro il 2027. Anche in termini di fatturato le stime di crescita sono del +50%, che oggi vale oltre 150 milioni di euro.
Intanto un obiettivo ve lo siete subito portati a casa: quello del bilanciamento tra i generi. Non capita spesso, nel comparto energy, di vedere al vertice una donna.
Per quanto anche in Italia si stiano facendo dei passi in avanti, l’energy è un settore a trazione maschile, particolarmente quando si tratta di figure chiave. La direzione intrapresa da Axpo Italia e certificata dal nostro Profilo di Sostenibilità, punta molto sulla inclusività, l’integrazione e l’uguaglianza nella cultura aziendale e nelle opportunità di sviluppo professionale. L’inclusione è una questione di rilevanza sociale ed economica e richiede il coinvolgimento di tutti sia delle donne che degli uomini. In azienda stimoliamo la parità in tutte le attività come, ad esempio, quella di congedo parentale così che anche gli uomini si sentano liberi di esercitare il loro ruolo in famiglia e allo stesso tempo che le donne non si trovino nelle condizioni di dover interrompere il proprio percorso di crescita professionale. Questo perché, oltre a rappresentare un obbligo etico e di diritti, è una leva di business che ci permette di essere competiti, innovativi e attrattivi verso nuove risorse e talenti.
È un tema Esg, quello della parità di genere. Ma non è l’unico.
Il nostro programma sostenibile si definisce attraverso la formula delle 4 P: Principles, Planet, People, Progress. Nella categoria Principles, oltre all’adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (Mog) e al Codice di Condotta e anticorruzione fornito da Axpo Holding AF. Per il Pianeta, e aderendo agli obiettivi del Gruppo internazionale nonché a quelli Europei, puntiamo al raggiungimento delle emissioni “net-zero” entro il 2050 tramite una roadmap in tre fasi. Nell’ambito People, crediamo in una proficua relazione con le nostre persone. Per questo, oltre a tutte le iniziative in ambito D&I tra cui la garanzia di congedi parentali equanimi tra uomini e donne, realizziamo dei percorsi formativi costanti, grazie anche all’utilizzo di piattaforme innovative cui si unisce un programma di welfare che tra l’altro includono programmi dedicati al benessere e alla nutrizione. In merito alla crescita e all’innovazione, con la P di Progress, ci impegniamo ad assumere un ruolo chiave negli sviluppi normativi e per rafforzare il rapporto con le istituzioni pubbliche promuovendo la transizione energetica, lo sviluppo del fotovoltaico e la cogenerazione, uniti alla digitalizzazione e innovazione dei servizi.
A proposito di risparmio energetico: vogliamo parlare di consumi consapevoli?
Per i nostri clienti abbiamo creato l’Energimetro, uno strumento nato dalla collaborazione con una startup del Politecnico di Torino e che, ancora una volta, evolve il rapporto con l’energia. Senza la necessità di installare alcun dispositivo fisico, si può monitorare il consumo di elettrodomestici e dispositivi di casa, controllare la propria gestione dell’energia anche intervenendo per essere più sostenibili e risparmiare. Nasce dall’idea che ognuno di noi può portare un contributo tangibile alla transizione ed essere parte attiva nel rapporto con l’energia di casa e dà continuità ad un progetto di consapevolezza energetica che avevamo lanciato nel 2023. Grazie all’Energipedia, infatti, abbiamo fornito a tutti (clienti Pulsee e non) una guida con gli strumenti basilari per leggere e comprendere la bolletta le cui sigle e terminologie possono risultare spesso incomprensibili. Un ruolo che abbiamo perfezionato anche con la proposta di soluzioni: Luce Limit.e è stata creata in piena crisi energetica, nel 2022, quando le famiglie erano preda di rincari improvvisi e molto onerosi. È stato il primo ed è ancora l’unico prodotto sul mercato dell’energia che, stabilendo un tetto massimo al costo della materia energia, mette al riparo le persone dalla volatilità dei prezzi, unendo i benefici della tariffa indicizzata con la tranquillità di sapere in anticipo che al massimo si pagherà una certa cifra. Con Piano10green abbiamo portato l’esperienza di Axpo sui contratti a lungo termine nel settore dell’energia domestica disegnando una proposta a lungo termine (decennale) che stabilisce infatti una componente fissa mensile – quasi il 70% del costo dell’energia – il cui costo rimane fisso per tutti i 10 anni. La convenienza viene dalla fedeltà perché ogni anno una componente fissa viene azzerata portando il cliente, al decimo anno, ad avere ben 9 componenti fisse su 12 azzerate garantendosi energia verde, il cui approvvigionamento deriva da impianti fotovoltaici attivi sul territorio italiano, e risparmio nel medio-lungo periodo.
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