La fatale bellezza del lago Assassino, situato nel cratere di questo vulcano russo
Il vulcano Maly Semyachik si erge all’interno di una caldera di 10 chilometri di diametro, parte della più vasta caldera Stena-Soboliny risalente al Pleistocene medio. Il cono più giovane, il Tseno-Semyachik, ospita al suo interno il cratere Troitsky, formato circa 400 anni fa in seguito a una devastante eruzione esplosiva. Qui, nel cuore del cratere,...
Il vulcano Maly Semyachik si erge all’interno di una caldera di 10 chilometri di diametro, parte della più vasta caldera Stena-Soboliny risalente al Pleistocene medio. Il cono più giovane, il Tseno-Semyachik, ospita al suo interno il cratere Troitsky, formato circa 400 anni fa in seguito a una devastante eruzione esplosiva.
Qui, nel cuore del cratere, giace il lago che deve il suo soprannome al mix letale di chimica e geologia. Con una profondità di 145 metri ed una temperatura costante intorno ai 40°C, le acque del Lago Assassino sono un cocktail micidiale di acidi e composti chimici, con un pH di appena 0,4. In pratica, non è un lago, ma un gigantesco calderone di acido solforico naturale.
Bellezza pericolosa
La prima cosa che colpisce è il colore del lago: un turchese così vivido da sembrare irreale, quasi dipinto. Un effetto ipnotico dovuto ai composti chimici presenti nelle acque, che rifrangono la luce in modo unico e nascondono un’anima pericolosa.
L’acqua non gela mai, nemmeno quando la neve ricopre tutto il paesaggio circostante, ed i vapori di zolfo, costantemente emessi dal lago, creano un’atmosfera irrespirabile nelle vicinanze. Il contatto diretto con l’acqua è letale, ed anche il semplice avvicinarsi troppo potrebbe essere rischioso.
Monito naturale
Se c’è una lezione che il Lago Assassino ci offre, è quella di rispettare la potenza della natura. Questo non è un luogo per fare un bagno – a meno che non si voglia uscirne come un esperimento mal riuscito di un laboratorio chimico. Ammirarlo da lontano, però, è un’esperienza che rimane scolpita nella memoria.
Personalmente, sono rimasto affascinato dalla dicotomia di questo luogo: una bellezza che richiama l’idea di paradiso, ma che cela un’anima infernale. Il nome “Semyachik”, che in lingua Itelmen (facente parte delle lingue ciukotko-kamciatke) significa “Terra di pietra”, riflette perfettamente l’essenza del vulcano e del lago.
Un viaggio da lontano
La Penisola della Kamchatka, dove regna una natura incontaminata e selvaggia, è una destinazione che attira solo i viaggiatori più temerari, ed il Lago Assassino è la sua gemma più mortale. Ma se c’è una cosa che questa terra ci insegna, è che la bellezza vera non è fatta solo per essere posseduta: a volte, è sufficiente contemplarla, rispettandone la distanza.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Leggi anche: