Il vero colpo di Trump alla Cina? La fina del regime De Minimis, che ha creato Alibaba e Temu
Trump cancella il regime De Minimis, che permetteva a Shein, Temu, e Alibaba di vendere direttamente dalla Cina agli USA senza dazi e controlli. Si tratta del 10% delle esportazioni cinesi, che ora dovranno cambiare sistema L'articolo Il vero colpo di Trump alla Cina? La fina del regime De Minimis, che ha creato Alibaba e Temu proviene da Scenari Economici.
I dazi aggiuntivi imposti dal presidente Donald Trump a Cina, Canada e Messico includono, secondo quanto riferito, una disposizione che eliminerà una regola antica che consente a piccoli pacchi di entrare negli Stati Uniti senza pagare i dazi.
Questa regola – l’esenzione “de minimis” che si applica ai pacchi di valore inferiore a 800 dollari – è comunemente utilizzata dai rivenditori cinesi di e-commerce per vendere merci a prezzi più bassi spedendole direttamente ai consumatori negli Stati Uniti, ha riferito sabato (1 febbraio) Bloomberg.
Secondo il rapporto, la fine di questa esenzione da parte di Trump potrebbe colpire rivenditori come Alibaba, JD.com, Shein e Temu. Temu, ad esempio, ha beneficiato di questa esenzione offrendo prezzi bassi agli acquirenti disposti ad aspettare la consegna della merce.
Non parliamo di cifre piccole: Temu ha venduto 15 miliardi di merce nel 2023 negli USA, Shein puntava a vendere 80 miliardi, la maggior parte negli USA, nel 2025. La fine dell’esenzione viene a costituire un duro colpo per queste piattaforme che, a questo punto, si dovranno riorganizzare completamente.
Secondo il rapporto, nei primi nove mesi del 2024 i consumatori e le aziende americane hanno importato circa 48 miliardi di dollari di merci provenienti dall’estero. Oltre il 10% delle esportazioni dalla Cina sono piccole spedizioni coperte dall’esenzione. Quindi si tratta di una grossa fetta di fatturato.
Si tratta anche di un impegno logistico enorme, che costringerà a investimenti comparabili a quelli di Amazon:
Il problema non è tanto l’imposizione del dazio, ma la fine dell’esenzione, che comporta una serie di pratiche doganali complesse che molti consumatori non vorranno svolgere. Quindi le vendite online dirette cadranno in disuso e le piattaforme saranno costrette a creare punti logistici negli USA, con investimenti e occupazione americana
Tra l’altro la scusa per eliminare l’esenzione è ottima: un alto funzionario dell’amministrazione ha dichiarato ai giornalisti che l’esenzione costa agli Stati Uniti in termini di entrate e rende più facile per i criminali far entrare nel Paese il fentanyl e i precursori chimici utilizzati per produrlo, senza essere scoperti.
Le tariffe di Trump entreranno in vigore martedì alle 12:01 ora orientale, secondo il rapporto.
Sabato Trump ha annunciato l’imposizione di ulteriori tariffe sulle importazioni da Cina, Canada e Messico, affermando di voler fermare l’importazione di droghe illegali.
“Il Presidente Trump sta intraprendendo un’azione coraggiosa per chiedere conto a Messico, Canada e Cina delle loro promesse di fermare l’immigrazione clandestina e di impedire al fentanyl e ad altre droghe velenose di entrare nel nostro Paese”, si legge in una scheda diffusa dalla Casa Bianca.
A giugno è stato riferito che Amazon si stava preparando ad aggiungere al suo sito di shopping una sezione che mira a competere con Temu e Shein, presentando articoli a basso costo spediti dalla Cina ai consumatori d’oltreoceano.
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