Devi sbucciare lo zenzero? Ecco il trucco geniale che ti farà risparmiare tempo (e radice)
Torniamo a parlare di zenzero, una radice dal sapore intenso e piccantino, utilizzata sia in cucina che come rimedio naturale. Originario dell’Asia, è un ingrediente chiave in molte ricette, grazie ad un aroma speziato e fruttato. Ricco di nutrienti come la vitamina C, il magnesio ed il potassio, lo zenzero è rinomato per le proprietà...
Torniamo a parlare di zenzero, una radice dal sapore intenso e piccantino, utilizzata sia in cucina che come rimedio naturale. Originario dell’Asia, è un ingrediente chiave in molte ricette, grazie ad un aroma speziato e fruttato. Ricco di nutrienti come la vitamina C, il magnesio ed il potassio, lo zenzero è rinomato per le proprietà digestive, antinfiammatorie e rinvigorenti. Versatile e benefico, può essere consumato fresco, in polvere o sotto forma di infusi e shot energizzanti.
La domanda che sorge spontanea ogni volta che ci troviamo davanti a questa radice nodosa, e che dà il titolo all’articolo, è sempre la stessa: la buccia si toglie oppure no?
Sembra banale, ma è una questione che divide, con opinioni spesso in antitesi tra loro: c’è chi si affida a un pelapatate e chi, senza troppi scrupoli, lo usa così com’è. Facciamo chiarezza, con un tocco di praticità ed un pizzico di umorismo.
La buccia dello zenzero: nemica o alleata?
Partiamo dalle basi: sì, la buccia dello zenzero è commestibile. Non contiene però quei preziosi nutrienti che abbondano nella polpa interna, come vitamina C, magnesio e potassio. Se state pensando di preparare un tè o un condimento veloce, potreste anche evitare di sbucciarlo. La regola generale? Se scegliete un tipo di zenzero biologico fresco, lavatelo con cura e magari dategli una passata con una spazzola per verdure.
Per i prodotti non biologici, o nel caso in cui la radice abbia visto giorni migliori, meglio togliere la buccia per sicurezza: potrebbero esserci residui di pesticidi e sapori indesiderati. Inoltre, con il tempo, la buccia tende a diventare più spessa e amara.
Quando sbucciarlo diventa necessario
Se la ricetta richiede fettine sottili o dadini realizzati in modo impeccabile – pensate ad un curry speziato, oppure a un dolce con forti note orientali – allora sbucciarlo è quasi d’obbligo. Lo zenzero sbucciato, infatti, si integra meglio con gli altri ingredienti, senza lasciare quella fastidiosa consistenza fibrosa che potrebbe rovinare il piatto.
Ma c’è un trucco per farlo senza sprecare mezza radice: dimenticate il coltello o il pelapatate. Il vostro miglior alleato è… un cucchiaino!
Il cucchiaino miracoloso
“Sembra quasi magia” direbbe Johnny, ma raschiare delicatamente la buccia con il bordo di un cucchiaino è il metodo più efficace per ridurre gli sprechi. Con questa tecnica riuscirete a seguire le curve della radice, raggiungendo anche i punti più difficili senza togliere troppa polpa.
Ecco come procedere:
- Lavate lo zenzero con cura, magari usando una spazzola per eliminare ogni residuo.
- Separate gli elementi che compongono il bulbo, spezzandoli se necessario.
- Raschiate la buccia con il cucchiaino, lavorando con calma, fino ad ottenere una superficie pulita.
- Tagliatelo a fettine, bastoncini o cubetti, seguendo la venatura della radice per facilitare il lavoro.
Semplice, no?
Non aspettate troppo: la freschezza prima di tutto
Volete conoscere un altro segreto? Tritate lo zenzero solo poco prima dell’utilizzo. Gli oli essenziali, responsabili del suo profumo inconfondibile e dei suoi benefici, tendono a evaporare rapidamente, pertanto, prepararlo in anticipo potrebbe comprometterne sia il gusto che le proprietà.
Dipende tutto da voi
Ricapitolando, lo zenzero va sbucciato o no? Dipende dall’uso che ne farete: per un tè rapido o uno shot, potreste tranquillamente lasciare la buccia, se invece volete aggiungerlo a dei piatti più elaborati, sbucciarlo con il cucchiaino vi garantirà il massimo del sapore senza sprechi.
Qualunque sia la vostra scelta, una cosa è certa: con lo zenzero non si sbaglia mai. Non sarà perfetto come la ricetta della nonna, ma il tipico aroma ha il potere di trasformare piatti e bevande in qualcosa di speciale, e questo, senza dubbio, vale il piccolo sforzo di una sbucciatura strategica.
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