Conosci questo oggetto? È uno strumento musicale a percussione antichissimo dal forte significato simbolico
Il sistro è uno strumento musicale a percussione, originario dell’antico Egitto, particolarmente associato al culto della dea Iside. Questo strumento ha una struttura semplice ma evocativa: è costituito da un telaio metallico, solitamente a forma di U o di arco, con una serie di barre trasversali su cui sono infilati dischi metallici mobili. Quando il...
Il sistro è uno strumento musicale a percussione, originario dell’antico Egitto, particolarmente associato al culto della dea Iside. Questo strumento ha una struttura semplice ma evocativa: è costituito da un telaio metallico, solitamente a forma di U o di arco, con una serie di barre trasversali su cui sono infilati dischi metallici mobili.
Quando il sistro viene scosso, i dischi vibrano e producono un suono caratteristico, simile a un tintinnio o a uno sciabordio. Il suono del sistro non è solo piacevole all’orecchio, ma ha anche un profondo significato simbolico e rituale.
In epoca faraonica, infatti, il sistro era utilizzato principalmente nei riti religiosi e nelle cerimonie sacre. Il suo suono era considerato capace di allontanare gli spiriti maligni e invocare la presenza delle divinità. Nei templi, era spesso suonato durante le processioni e le celebrazioni in onore di Iside, ma anche di altre divinità come Hathor, la dea dell’amore e della musica. Le sacerdotesse, in particolare, impugnavano il sistro per creare un’atmosfera sacra, favorendo la connessione tra il mondo umano e quello divino.
Era anche un simbolo di fertilità e rinascita
Il valore simbolico del sistro non si limitava alla protezione e all’invocazione divina. Era anche un simbolo di fertilità e rinascita, associato ai cicli naturali e alla rigenerazione. L’atto di scuotere il sistro rappresentava il movimento dell’universo e la perpetua lotta tra ordine e caos. In alcune raffigurazioni artistiche e sculture, il sistro appare nelle mani delle dee o dei faraoni, sottolineando la loro funzione protettiva e il loro legame con la divinità.
Oltre all’antico Egitto, il sistro è stato adottato anche in altre culture mediterranee e del Vicino Oriente. Ad esempio, fu utilizzato dai Greci e dai Romani nelle cerimonie religiose legate al culto di Iside, che si diffuse nel mondo ellenistico e romano. Questo strumento ha trovato posto persino in alcune tradizioni africane e afroamericane, integrandosi nei rituali locali e nelle celebrazioni musicali.
Oggi il sistro non è più usato nelle pratiche religiose tradizionali, ma il suo fascino perdura. È ancora impiegato in alcuni contesti musicali moderni, sia per le sue qualità sonore uniche che per il suo valore storico e culturale. Artisti e musicisti contemporanei lo utilizzano per arricchire la loro musica con toni esotici e evocativi, mantenendo viva la tradizione di uno degli strumenti più antichi e simbolici della storia.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche: