Chat Telegram: in questo gruppo di più di 70.000 membri gli uomini si scambiavano consigli su come stuprare le donne
Erano lì, a scrivere sulla chat, su come e con quali strategie fosse possibile violentare una donna, su come sedarla, drogarla, stuprarla. Su come utilizzare le donne come oggetti, solo per assecondare la loro smania perversa di dominare. Consigli agghiaccianti di questo tipo correvano (e corrono ancora?) su Telegram. Per più di un anno, un team...
Erano lì, a scrivere sulla chat, su come e con quali strategie fosse possibile violentare una donna, su come sedarla, drogarla, stuprarla. Su come utilizzare le donne come oggetti, solo per assecondare la loro smania perversa di dominare.
Consigli agghiaccianti di questo tipo correvano (e corrono ancora?) su Telegram. Per più di un anno, un team di ricerca del programma tedesco STRG_F ha osservato dozzine di gruppi di chat (il più folto dei quali aveva di 70mila membri) sul servizio di messaggistica Telegram, che si scambiavano foto e video raccapriccianti.
Qui, gli utenti diffondevano istruzioni su come anestetizzare le donne per aggredirle sessualmente: molti hanno affermato di aver aggredito donne nella loro famiglia, tra cui mogli, compagne, sorelle e madri, e hanno anche condiviso istruzioni con altri su come fare lo stesso. In un caso, un uomo tedesco ha detto che avrebbe sedato sua moglie e l’avrebbe offerta ad altri utenti.
Terrificante.
Il programma tedesco “STRG_F” ha mandato in onda questo servizio, proprio nei giorni in cui è stata emessa la sentenza che ha condannato Dominique Pélicot, l’uomo che per un decennio ha drogato sua moglie Gisele per consentire ad altri di abusare di lei, e altri uomini.
Ne abbiamo parlato qui: Perché solo 20 anni all’uomo che ha distrutto la vita di Gisèle Pélicot, oggi simbolo della lotta contro le violenze sessuali?
Gli elementi emersi dall’indagine condotta in Germania sono allarmanti: gli uomini coinvolti discutevano di dosaggi e tempi per somministrare farmaci in grado di rendere le vittime incoscienti, scambiandosi informazioni su siti online che vendevano sedativi camuffati da prodotti per la cura dei capelli per eludere i controlli. Durante l’inchiesta alcuni gruppi sono stati chiusi, ma i partecipanti venivano comunque rapidamente indirizzati verso nuovi gruppi tramite link.
Telegram, dal canto suo, ha ribadito il proprio impegno nel contrastare queste attività:
Adottiamo una politica di tolleranza zero verso l’uso improprio della nostra piattaforma. Qualsiasi utente coinvolto sarà immediatamente bloccato.
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