Caos e blitz al pronto soccorso: "Silvia Briani deve dimettersi. Con 30 posti problema risolto"

Petrucci (Fdi): "Si stanno recuperando ora nei reparti. C’era bisogno li chiedessi io?. Quella pisana è la struttura di emergenza e urgenza più sofferente in tutta la Toscana". .

Feb 7, 2025 - 07:51
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Caos e blitz al pronto soccorso: "Silvia Briani deve dimettersi. Con 30 posti problema risolto"

"Il direttore generale Silvia Briani deve dimettersi, non sa fare il suo mestiere". Colpi di cannone partiti da Firenze si sono abbattuti su Pisa. Ad accendere la miccia è stato il consigliere regionale e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Nel mirino, Silvia Briani, dal gennaio 2019 direttrice generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Nel mirino del numero due dei meloniani lo stato di salute del pronto soccorso di Cisanello. Incerottato a suo dire, al termine di un "sopralluogo non annunciato" di qualche giorno fa. "Durante la visita, parlando con oss, infermieri e medici - fa sapere Petrucci - ho capito che con 30/40 posti letto in più dentro i reparti si sarebbe quasi del tutto decongestionato e rimesso a regime il pronto soccorso di Pisa, ad oggi il più sofferente in Toscana. Apprendiamo però che a Cisanello si sta effettivamente recuperando quei posti. C’era bisogno che lo chiedessi io? In un ospedale costato miliardi, con 1100 posti letto, finora non si è riuscito a trovarne una trentina in più? Evidentemente serviva un blitz per sbloccare la situazione. Chiediamo le dimissioni del direttore generale".

Nel frattempo, dal palazzo della Regione i Fratelli d’Italia hanno deciso di avviare una indagine conoscitiva che nei prossimi 15-20 giorni porti a quantificare il numero di posti letto di cure intermedie - quella gamma di servizi integrati concepiti per il recupero di un paziente, finalizzati a prevenire una eventuale ospedalizzazione acuta favorendo le dimissioni e il domicilio - a disposizione del territorio toscano per capire l’eventuale grado di implementazione, seguendo la logica del doppio binario: tramite la stipula di convenzioni ad hoc con strutture private o tramite il ramo del volontariato sociale. "Quando le persone arrivano al pronto soccorso è probabile che da lì debbano essere trasferite in reparto - ha aggiunto Petrucci, consigliere regionale Fdi - ma se in reparto non ci sono posti letto a sufficienza è chiaro che rimangono bloccate nei corridoi del pronto soccorso dove, nel frattempo, continuano ad arrivare persone. Dal reparto non è detto che si possa andare a casa ma è frequente che ci debba essere una permanenza nelle cure intermedie. Noi pensiamo che si debba partire dall’aumentare i posti letto nelle cure intermedie, anche facendo convenzioni, per facilitare le dimissioni dai reparti e quindi l’accesso ai reparti dal pronto soccorso". A rincarare la dose ci ha pensato il capogruppo in regione Vittorio Fantozzi: "È una situazione figlia di una disorganizzazione difficile da comprendere alla luce delle risorse nelle disponibilità delle aziende sanitarie".

F. Ing.