“Bologna Città 30” funziona: dopo un anno nessun pedone ucciso e vittime di incidenti dimezzate

Il progetto “Bologna Città 30” ha dimostrato, nel suo primo anno di attuazione, di essere un modello vincente per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. L’iniziativa, partita nel gennaio 2024, ha introdotto il limite di velocità a 30 km/h come standard in diverse aree urbane, mantenendo il limite di 50 km/h solo sulle strade...

Jan 17, 2025 - 11:59
“Bologna Città 30” funziona: dopo un anno nessun pedone ucciso e vittime di incidenti dimezzate

Il progetto “Bologna Città 30” ha dimostrato, nel suo primo anno di attuazione, di essere un modello vincente per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. L’iniziativa, partita nel gennaio 2024, ha introdotto il limite di velocità a 30 km/h come standard in diverse aree urbane, mantenendo il limite di 50 km/h solo sulle strade principali.

E i risultati si vedono dato che c’è stata una significativa riduzione degli incidenti e delle vittime della strada. Per la prima volta dal 1991 non si è registrata nessuna morte di pedoni, un traguardo storico per la città. Gli incidenti stradali complessivi sono diminuiti del 13%, con una riduzione degli incidenti gravi del 31%.

I feriti sono calati dell’11%, mentre le vittime mortali sono scese del 49%, passando da una media di 19,5 negli anni precedenti a soli 10 nel 2024. Questo risultato è ancora più significativo se confrontato con l’aumento del 7,9% delle vittime su strade urbane a livello nazionale.

Tra le cause principali degli incidenti, l’eccesso di velocità è risultato il più frequente, responsabile del 40,3% dei casi. Altre cause includono la mancata precedenza e manovre azzardate. La campagna “Vai piano, salva una vita” ha avuto un impatto positivo, sensibilizzando i cittadini sull’importanza di rispettare i limiti di velocità.

Grande incremento nell’uso della mobilità alternativa

Ottime notizie anche dal punto di vista della mobilità alternativa che ha visto un notevole incremento. Il bike sharing ha registrato un aumento del 69% nell’utilizzo, superando i 3 milioni di corse, mentre il car sharing è cresciuto del 44%.

Anche il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) ha visto un incremento del 31% nei viaggi nell’area urbana. Parallelamente il traffico privato è diminuito del 5%, contribuendo a una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico, con il livello di biossido di azoto che è sceso del 29%.

L’analisi della Polizia Locale ha evidenziato un calo del 16% degli incidenti con pedoni e una riduzione del 16,15% degli incidenti sulle principali strade radiali. La velocità eccessiva è stata la violazione più comune, seguita dalla mancata precedenza e dall’uso improprio del cellulare alla guida.

Il miglioramento della qualità dell’aria, insieme alla riduzione degli incidenti, dimostra come il progetto abbia avuto un impatto positivo sia sulla sicurezza stradale che sull’ambiente. L’iniziativa “Bologna Città 30” ha dunque segnato un importante passo avanti verso una città più sicura e sostenibile, confermando l’efficacia di politiche di mobilità orientate alla sicurezza e all’ecologia. Ora non ci resta che attendere che altre città seguano il suo esempio.

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Fonte: Comune di Bologna

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