Allianz GI, l'anno si apre tra soft landing, crescita sostenuta degli Stati Uniti e incognite geopolitiche
L'analisi di Enzo Corsello, Country head Italy e Massimiliano Maxia, Senior Fixed Income Product specialist della società, in occasione dell’evento organizzato a Milano con la stampa specializzata. L'articolo Allianz GI, l'anno si apre tra soft landing, crescita sostenuta degli Stati Uniti e incognite geopolitiche proviene da FundsPeople Italia.
Se è vero che fare previsioni sul futuro è difficile, per i mercati finanziari, negli ultimi anni, lo stato ancor di più. Di questo è persuaso Enzo Corsello, Country head Italy di Allianz Global Investors, intervenuto in occasione del consueto outlook di inizio anno sulle opportunità per gli investitori nel 2025.
Il professionista, tra le altre cose si domanda quali saranno gli impatti delle politiche commerciali di Trump, delle dinamiche geopolitiche globali in atto, e dunque, in conseguenza di ciò, quali le strategie di investimento da mettere in campo. "Possiamo dire che si tratta ancora di anni di incertezza e il senso di questi incontri è più quello di individuare e cercare di intuire qual è il sentiment degli investitori", dice Corsello alla stampa.
Incertezze certo ma anche alcuni punti fermi, come ad esempio il proseguo della forza dell'economia americana. Gli occhi sono puntati sull'appuntamento di lunedì 20 gennaio e l'insediamento di Donal Trump. "Possiamo dire che si tratta di un Trump make volatility great again, ci dovremo infatti abituare a convivere con un mondo più volatile dove lo scenario dell’incertezza rimarrà ai massimi livelli in maniera pressoché quotidiana", prosegue. Insomma, da monitorare da vicino saranno sia le traiettoria delle banche centrali in fatto di politica monetaria che le numerose incognite relative alle politiche fiscali, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa. Nel frattempo si attendono le prime riunioni dell'anno dei principali istituti centrali, Bce e Fed "laddove la Banca centrale europea sembra più di supportiva con tre o quattro tagli dei tassi certi nel corso del 2025 a cominciare proprio dal prossimo meeting", sottolinea Corsello.
Come in ogni scenario che si rispetti, non mancano però gli aspetti positivi: "come dicevo prima l'economia è ancora in salute, soprattutto negli USA e i dati del mercato del lavoro sono floridi, con una Fed che mantiene una postura di tipo ribassista. Ci troviamo di fronte a un combinato di crescita forte, e inflazione che si aggira tra il 2,5 e il 3,5%, entrando in uno scenario di crescita nominale abbastanza robusta e questo è il miglior indicatore per capire la traiettoria della crescita degli utili", ammette.
Asset class strategiche
"Il fixed income torna a giocare il suo ruolo strategico all'interno di una costruzione strategica di portafoglio", dice Massimiliano Maxia, Senior Fixed Income Product specialist della società, intervenuto anche lui all'evento organizzato a Milano. "Preferiamo l'obbligazionario europeo a quello americano, sia nella parte governativa che per le società investment grade, con particolare attenzione alla duration, da usare in maniera molto tattica, poiché nel 2024 non ha rappresentato un fattore di performance", spiega.
Infine, un accenno all'azionario che, come ricorda Corsello, è stato un mercato capace di mettere a segno "una performance sorprendete nell’ultimo biennio, e per certi versi, straripante per in un'ottica di ritorni. E, come sappiamo gli USA sono stati il mercato guida in questo senso. Attualmente segnaliamo che l'equity europeo non è mai stato così a sconto, sovraperformando lo S&P senza Nvidia e la correlazione tra Bond ed Equity è ai massimi", conclude.
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