Pitti Uomo, la sfilata-performance di MM6 Maison Margiela celebra Miles Davis e il jazz: “Lui aveva capito il potere del look”
Al Tepidarium del Roster va in scena un'inusuale sfilata che coniuga minimalismo e teatralità: in pedana una collezione ispirata a Miles Davis e all'estetica del jazz L'articolo Pitti Uomo, la sfilata-performance di MM6 Maison Margiela celebra Miles Davis e il jazz: “Lui aveva capito il potere del look” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Nel cuore del Giardino dell’Orticoltura di Firenze, sotto la maestosa serra Liberty del Tepidarium Giacomo Roster, MM6 Maison Margiela è tornato a sfilare a Pitti Uomo dopo il debutto nel 2006. Invitato come ospite speciale, il marchio giovane di Maison Margiela ha presentato la collezione Uomo Autunno-Inverno 2025/2026 con una sfilata-performance che ha catturato l’essenza stessa del minimalismo sofisticato e della sperimentazione materica che caratterizzano il Dna del brand. Niente posti a sedere per gli ospiti, tutti in piedi, immersi nell’oscurità della serra rischiarata solo dai bagliori provenienti dalle luci dei palazzi circostanti che filtravano dalle grandi vetrate. Davanti a loro una lunga pedana di legno sopraelevata, su cui i modelli sfilavano con movenze felpate improvvisando passi di ballo e pose plastiche. Tra i presenti anche Renzo Rosso (con la sua Otb è proprietario del marchio): “Firenze è una città magica, che ci ha sempre portato fortuna. Essere qui è una celebrazione del passato e un augurio per il futuro”, ha commentato.
E il fascino della città emblema della moda maschile ha catturato anche i designer: “Dopo quasi 20 anni, siamo entusiasti di riportare Maison Margiela sul palcoscenico di Pitti e di portare alla ribalta un guardaroba maschile contemporaneo che risuoni dell’attitudine, dei concetti e dei processi di MM6”, ha spiegato alla stampa il team creativo di MM6 presentando i capi. “Abbiamo voluto esplorare nuove idee che parlassero all’uomo contemporaneo, mantenendo al centro l’identità e l’attitudine che ci contraddistinguono”. Un’affermazione che ha trovato piena conferma nell’esperienza multisensoriale offerta agli ospiti mercoledì sera: la location era immersa nel buio, spezzato solo da fasci di luce mobili che disegnavano ombre dinamiche sui modelli, creando un gioco di contrasti e chiaroscuri che amplificava il gioco di chiaroscuri creato sugli abiti. Ogni silhouette sembrava emergere da un film noir, raccontando una storia fatta di sartorialità destrutturata e dettagli ipnotici. “Miles Davis è stato la nostra ispirazione per questa collezione. Il jazz ha un legame viscerale con la moda: è immediatamente cool, e Miles è un’icona di stile senza tempo e aveva capito il potere del look”, ha raccontato il team creativo. “Abbiamo cercato di catturare il suo spirito innovativo, la sua capacità di reinventarsi, e di tradurlo in abiti che parlano di libertà e di individualità, ma senza nostalgia”. Da questa suggestione sono nate creazioni che combinano glamour e minimalismo, rock e couture.
Il risultato è stata una sfilata che ricreava le suggestioni dei vecchi locali jazz, dove a predominare era il nero, con sprazzi di colore che hanno illuminato il mood generale: un abito in lurex turchese indossato a pelle, completi con riflessi rossi e blu, giacche di jeans con finiture metalliche, e pantaloni dal finish sbiadito, come baciati da un fascio di luce. Trenta i look in passerella, anche donna, con pezzi già destinati a diventare oggetto del desiderio come il bomber di pelliccia in finto visone, reversibile: “Pelliccia finta, emozioni vere”, spiegano i designer illustrando il moodboard. Poi il classico impermeabile della tradizione inglese e “un pezzo ispirato dal popolo di Pitti”, ovvero una giacca di lino gommato e plastificato. Infine, lo vedremo forse su un red carpet, il completo a tre pezzi con la nuova iconica stampa a micro-stelle, pensata per dare un effetto luminoso a chi la indossa. E c’è anche la borsa weekender, ispirata a quella in cui Miles Davis infilava la sua tromba.
E a chi si chiede quale sarà il futuro di Maison Margiela dopo l’addio di John Galliano annunciato a dicembre 2024, Renzo Rosso risponde: “Abbiamo un bellissimo team, lo diremo al momento giusto. Sono orgoglioso delle mie maison, abbiamo dei team interni favolosi”.
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