Pensione, altro che 67 anni | Nuova mazzata del Governo: si lavora fino a crepare
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Come si va in pensione? Ecco le nuove soglie previste per andare in pensione e i tempi per i contribuenti.
L’importo minimo della pensione è una sorta di “paga base” garantita dallo Stato. Questa cifra è stabilita per legge e serve a garantire un livello di vita dignitoso a tutti i pensionati, senza tenere conto del reddito accumulato durante la vita lavorativa.
L’importo minimo può cambiare a seconda del tipo di pensione (di vecchiaia, anticipata, ecc.) e delle condizioni individuali del pensionato. Al contrario dell’importo minimo, l’importo massimo della pensione è il limite superiore che un pensionato può ricevere.
Questo limite è legato a fattori come il numero di anni di contribuzione, il tipo di lavoro svolto e il livello di retribuzione percepita durante la vita lavorativa. È importante sottolineare che l’importo massimo può cambiare nel tempo a causa di modifiche legislative o dell’inflazione.
L’importo della pensione è determinato da diversi fattori, tra cui l’età anagrafica al momento del pensionamento, gli anni di contribuzione versati, il tipo di lavoro svolto e il livello retributivo. Quando si va in pensione?
Le età per andare in pensione
L’età per andare in pensione è un tema di grande attualità e interesse per tutti i lavoratori. Negli ultimi anni, le riforme previdenziali hanno portato a un innalzamento progressivo dell’età pensionabile, sia per gli uomini che per le donne.
Questo cambiamento è stato motivato dalla necessità di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico a fronte dell’allungamento della vita media e del calo della natalità. L’età pensionabile non è un dato fisso, ma può variare a seconda del tipo di pensione (di vecchiaia, anticipata, ecc.) e delle condizioni individuali del lavoratore. Cosa succede ora?
Cosa cambia
Le prospettive per il pensionamento in Italia sembrano destinate a modificarsi. Stando alle ultime indiscrezioni, a partire dal 2027, l’età pensionabile di vecchiaia potrebbe subire un nuovo innalzamento, passando dagli attuali 67 anni a 67 anni e 2 o 3 mesi. Questo significa che per accedere alla pensione di vecchiaia sarà necessario attendere ancora qualche mese in più rispetto a oggi. Un cambiamento che, se confermato, avrà un impatto significativo sulle scelte di vita e di carriera di molti lavoratori.
Anche i requisiti per accedere alla pensione anticipata ordinaria, cioè quella non legata a specifici lavori usuranti o a condizioni di salute particolarmente gravose, subiranno un inasprimento. Attualmente, gli uomini possono andare in pensione anticipata con 42,1 anni di contributi, mentre le donne con 41,1 anni. Da quanto emerge, a partire dal 2027, anche per questa tipologia di pensione sarà necessario raggiungere i 43,1 anni di contributi per gli uomini, con un anno in meno per le donne. La notizia arriva da Investire Oggi.
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