Lehar, esteta della melodia elettronica
Tra emozioni elettroniche e più di 10 anni di carriera, Lehar è un artista che prende ispirazione dalla vita per trasmetterne la bellezza. L’intervista. Come per i grandi pittori del Romanticismo, la ricerca del sublime è ciò che muove l’arte sonora di Lehar, nato Lorenzo Esposito. Intuizioni ed emotività sprigionano nelle sue composizioni musicali, senza […] L'articolo Lehar, esteta della melodia elettronica sembra essere il primo su Parkett.
Tra emozioni elettroniche e più di 10 anni di carriera, Lehar è un artista che prende ispirazione dalla vita per trasmetterne la bellezza. L’intervista.
Come per i grandi pittori del Romanticismo, la ricerca del sublime è ciò che muove l’arte sonora di Lehar, nato Lorenzo Esposito. Intuizioni ed emotività sprigionano nelle sue composizioni musicali, senza barriere di genere, che vogliono diffondere la naturalezza della vita in tutte le sfumature.
Con il suo approccio spontaneo e passionale, Lehar vuole restituire al pubblico un’atmosfera fatta di melodie intriganti e una miscela di suoni e atmosfere dai toni a volte drammatici, che colpiscono l’ascolto e ci accompagnano nei suoi DJ set o nell’intimità della cuffia.
Quello di Lehar è un percorso discografico che cresce tra grandi etichette, con uscite su Diynamic, Afterlife, TAU, Watergate, Renaissance e My Favourite Robot tra le altre. Da diversi anni poi la concentrazione è anche sul progetto Multinotes, label gestita insieme a Musumeci, che vanta svariati showcase in giro per il mondo.
A questa serie pregiata, nel 2025 si aggiunge anche DAYS like NIGHTS, di Eelke Kleijn, sulla quale Lehar presenterà la sua prossima uscita “Fusion State“. Ma le novità non si fermano qui, come ci ha detto lo stesso Lorenzo.
Intervista realizzata prima dell’evento di Milano del 11 gennaio 2025.
Ciao Lorenzo, è un piacere averti con noi. Per iniziare ti chiedo di tirare le somme, come valuti il tuo 2024?
Ciao ragazzi e grazie per questa intervista. Il 2024 è stato un anno molto importante per me. Sul piano personale è stato incredibile grazie alla nascita di mia figlia Luce Sofia, un evento che ha cambiato la mia vita e mi ha dato una nuova prospettiva su tutto ciò che faccio. Sul piano professionale, è stato un anno intenso e pieno di soddisfazioni. Ho lavorato molto, sia sulla mia musica che sulla gestione di Multinotes, e ho avuto la fortuna di suonare in contesti straordinari. È stato un anno di crescita su tutti i fronti.
Come ti senti invece in queste prime settimane del 2025? Sicuro molto piene fra Tulum, Milano, Bruxelles e le altre date europee di gennaio.
Le prime settimane del 2025 sono iniziate con il piede giusto. Sono appena tornato da Tulum, dove abbiamo organizzato il consueto Multinotes Showcase al Mia. Adesso sono pronto per esibirmi a Milano, nella nuova realtà di Apophis, e non vedo l’ora di condividere la mia musica con il pubblico italiano. È un periodo molto pieno, ma carico di energia e motivazione per affrontare ciò che verrà.
Oltre ai tuoi eventi l’anno nuovo inizia con “Fusion State”, prima pubblicazione su DAYS like NIGHTS, di Eelke Kleijn. Ad anticipare la release c’è stato il tuo guestmix SoundCloud sempre per l’etichetta olandese. Quali sono state le tue sensazioni nel collaborare con questa realtà? E quando e come sono nate le due tracce del disco? Dobbiamo aspettare ancora molto prima dell’uscita?
Collaborare con Eelke Kleijn e DAYS like NIGHTS è stato un grande onore. Eelke è un punto di riferimento per la scena progressive ed elettronica mondiale, e conoscerlo a Ibiza è stato un vero piacere. Dopo aver ascoltato alcune delle mie produzioni, ha subito mostrato interesse per il mio stile, il che mi ha dato grande fiducia. “Fusion State” rappresenta la prima di due uscite programmate quest’anno con la sua etichetta; la seconda arriverà prima dell’estate.
Le tracce del disco sono nate in momenti diversi: una è stata concepita nel mio studio in Italia, mentre l’altra durante un periodo di isolamento creativo se così si può dire. Entrambe riflettono il mio desiderio di esplorare nuove sonorità.
Per i prossimi mesi invece hai altra musica in programma con cui potremo aggiornare le nostre playlist?
Sì, ci sono diversi progetti in cantiere! Ho materiale da ultimare questo mese per inserirlo nella pipeline di Multinotes e di altre etichette. Sto lavorando anche su nuove collaborazioni e remix che spero possano sorprendere il pubblico. Continuate a seguire i prossimi aggiornamenti!
Non possiamo non parlare invece della tua di etichetta, Multinotes. Questo è un progetto che vede la luce nel 2018 insieme a Musumeci (Mauro di Martino), e da allora il bilancio è stato solo positivo. Trovo interessante il manifesto della vostra label: “Uno spazio aperto per chiunque pronto a mostrare il proprio punto di vista musicale”. Qual è la chiave nella gestione di Multinotes?
Grazie per queste belle parole! Con Multinotes cerchiamo di essere sempre aperti a nuovi stimoli, senza pregiudizi o limiti di genere. L’idea è quella di creare una piattaforma per artisti che vogliono esprimere qualcosa di autentico e innovativo.
L’abbondanza di stili inoltre è una caratteristica che ti si addice dato il tuo storico discografico; penso a “Maybe Yes” (Reinassance, 2023), a “Matilda” (TAU, 2022), “Dal Tramonto all’Alba” (Afterlife, 2021) o al tuo remix di “Proximity” (Species, 2024). Questa moltitudine di suoni, melodie e scelte stilistiche possiamo dire sia figlia della tua storia? Che ne pensi a riguardo?
Sì, sicuramente la mia musica è il riflesso della mia storia personale. Essere nato a Napoli, cresciuto vicino Venezia e aver vissuto a Milano ha arricchito enormemente la mia prospettiva culturale. Sono sempre stato aperto alla vita e le ho sempre permesso di influenzare, credo sempre in bene, il mio approccio alla produzione e ai DJ set, permettendomi di spaziare tra generi e atmosfere diverse.
E data questa grande contaminazione culturale gli stimoli arriveranno da svariate parti e momenti della tua vita. Quali sono le maggiori fonti d’ispirazione per te?
L’ispirazione nasce innanzitutto da dentro: essere presente nel momento e concentrato su ciò che faccio è fondamentale per me. Gli stimoli arrivano da tutto ciò che mi circonda: paesaggi, esperienze personali, film, libri e, naturalmente, la musica. Cerco di mantenere sempre una mentalità aperta per cogliere ogni opportunità di crescita creativa.
Un aspetto affascinante che ho notato sui tuoi profili social è il rapporto che hai instaurato con il pubblico. Quanto è importante per te creare un legame di questo tipo con la community e far entrare le persone nel tuo mondo?
È molto importante per me creare un legame sincero con il pubblico. Attraverso format come “A coffee with Lehar”, cerco di condividere novità e momenti della mia quotidianità in modo genuino. Allo stesso tempo, tengo molto alla mia privacy, quindi cerco di trovare un equilibrio tra il condividere e il proteggere la mia sfera personale. Spero che questo approccio autentico aiuti le persone a sentirsi parte del mio mondo.
Il 2024, come detto, per te è stato un anno importante anche al di fuori della sfera lavorativa con la nascita di tua figlia. Quanto è importante, e al contempo difficile, trovare il giusto equilibrio tra lavoro e famiglia in un ambiente come quello della musica elettronica?
Trovare un equilibrio è fondamentale, anche se non è sempre semplice. Il 2024 è stato il primo anno in cui sono riuscito a fermarmi per tre settimane consecutive, grazie alla nascita di Luce Sofia. Questo mi ha permesso di ricaricare le energie e di concentrarmi sulle cose davvero importanti. La famiglia mi dà la forza e la motivazione per affrontare il lavoro con ancora più entusiasmo.
Concludo, ringraziandoti per il tuo tempo, e chiedendoti, qual è il sogno per Lehar?
Grazie a voi per questa bellissima chiacchierata. Il mio sogno è continuare a fare musica con la stessa passione e freschezza che ho avuto finora, senza mai perdere di vista ciò che mi ispira e mi rende felice. E ovviamente, crescere come artista e come padre, condividendo sempre più momenti indimenticabili con il mio pubblico e la mia famiglia.
ENGLISH VERSION
Lehar, aesthete of electronic melody
Between electronic thrills and more than 10 years of career, Lehar is an artist who takes inspiration from life to convey its beauty. The interview.
As with the great painters of Romanticism, the search for the sublime is what moves Lehar‘s sound art, aka Lorenzo Esposito. Intuitions and emotionality unleash in his musical compositions, without genre barriers, which aim to spread the naturalness of life in all its nuances.
With his spontaneous and passionate approach, Lehar wants to give the audience back an atmosphere made up of intriguing melodies and a mixture of sounds and atmospheres with sometimes dramatic tones, which strike a chord with the listener and accompany us in his DJ sets or in the intimacy of headphones.
Lehar’s is a recording career that grows among major labels, with releases on Diynamic, Afterlife, TAU, Watergate, Renaissance and My Favourite Robot among others. For several years then the focus has also been on the Multinotes project, a label run together with Musumeci, which boasts several showcases around the world.
This prized series will also be joined in 2025 by DAYS like NIGHTS, by Eelke Kleijn, on which Lehar will present his next release “Fusion State.” But the news does not stop there, as Lorenzo himself told us.
Interview conducted before the Milan event on January 11, 2025.
Hi Lorenzo, it is a pleasure to have you with us. To start off, I’m going to ask you to draw your sums, how do you evaluate your 2024?
Hi guys and thank you for this interview. 2024 has been a very important year for me. On a personal level, it was incredible because of the birth of my daughter Luce Sofia, an event that changed my life and gave me a new perspective on everything I do. On a professional level, it has been an intense and fulfilling year. I have worked a lot, both on my music and on running Multinotes, and I have been lucky enough to play in extraordinary settings. It has been a year of growth on all fronts.
How do you feel about these first weeks of 2025 instead? Certainly very full between Tulum, Milan, Brussels and the other European dates in January.
The first weeks of 2025 have started off on the right foot. I just got back from Tulum, where we held the usual Multinotes Showcase at Mia. Now I am ready to perform in Milan, in the new reality of Apophis, and I can’t wait to share my music with the Italian audience. It is a very full period, but full of energy and motivation to face what is to come.
In addition to your events, the new year begins with “Fusion State,” the first release on DAYS like NIGHTS, by Eelke Kleijn. Preceding the release was your SoundCloud guestmix also for the Dutch label. What were your feelings about collaborating with it? And when and how did the two tracks on the record come together? Do we have to wait much longer before the release?
Collaborating with Eelke Kleijn and DAYS like NIGHTS was a great honor. Eelke is a reference point for the worldwide progressive and electronic scene, and meeting him in Ibiza was a real pleasure. After listening to some of my productions, he immediately showed interest in my style, which gave me great confidence. “Fusion State” represents the first of two planned releases this year with his label; the second will arrive before the summer.
The tracks on the record were born at different times: one was conceived in my studio in Italy, while the other was conceived during a period of creative isolation if you can call it that. Both reflect my desire to explore new sounds.
For the coming months, however, do you have any other music planned that we can update our playlists with?
Yes, there are several projects in the pipeline! I have material to finalize this month to put into the pipeline of Multinotes and other labels. I am also working on new collaborations and remixes that I hope will surprise audiences. Keep following the upcoming updates!
Instead, we cannot fail to talk about your own label, Multinotes. This is a project that saw the light of day in 2018 together with Musumeci (Mauro di Martino), and since then the track record has been nothing but positive. I find your label’s manifesto interesting: “An open space for anyone ready to show their musical point of view.” What is the key in running Multinotes?
Thank you for these kind words! With Multinotes, we try to always be open to new stimuli, without prejudice or genre limitations. The idea is to create a platform for artists who want to express something authentic and innovative.
The abundance of styles also is a characteristic that suits you given your recording history; I am thinking of “Maybe Yes” (Reinassance, 2023), “Matilda” (TAU, 2022), “From Dusk to Dawn” (Afterlife, 2021) or your remix of “Proximity” (Species, 2024). This multitude of sounds, melodies and stylistic choices can we say is a child of your history? How do you feel about it?
Yes, certainly my music is a reflection of my personal history. Being born in Naples, raised near Venice and having lived in Milan has greatly enriched my cultural perspective. I have always been open to life and allowed it to influence, I always believe for the better, my approach to production and DJ sets, allowing me to range between different genres and atmospheres.
And given this great cultural contamination, the stimuli will come from a variety of parts and moments in your life. What are the major sources of inspiration for you?
Inspiration comes first and foremost from within: being present in the moment and focused on what I do is crucial for me. Stimuli come from everything around me: landscapes, personal experiences, movies, books and, of course, music. I try to always keep an open mind to take every opportunity for creative growth.
One fascinating aspect I’ve noticed on your social profiles is the relationship you have established with your audience. How important is it for you to create that kind of connection with the community and bring people into your world?
It is very important for me to create a sincere connection with the audience. Through formats like “A coffee with Lehar,” I try to share news and moments from my daily life in a genuine way. At the same time, I value my privacy, so I try to strike a balance between sharing and protecting my personal sphere. I hope this authentic approach helps people feel part of my world.
As mentioned, 2024 was also an important year for you outside of the work sphere with the birth of your daughter. How important, yet difficult, is it to find the right balance between work and family in an environment like electronic music?
Finding a balance is crucial, although it is not always easy. 2024 was the first year I was able to stop for three consecutive weeks, thanks to the birth of Luce Sofia. This allowed me to recharge my energy and focus on the really important things. The family gives me the strength and motivation to face work with even more enthusiasm.
I conclude, thanking you for your time, and asking, what is the dream for Lehar?
Thank you for this wonderful talk. My dream is to continue making music with the same passion and freshness that I have had so far, never losing sight of what inspires me and makes me happy. And of course, to grow as an artist and as a father, sharing more and more unforgettable moments with my audience and my family.
L'articolo Lehar, esteta della melodia elettronica sembra essere il primo su Parkett.