Fratelli Berlusconi fai-da-te: senza la guida di papà Silvio perdite per 35 milioni

Nel 2024 i cinque fratelli Berlusconi, senza la guida di papà Silvio, hanno registrato perdite per 35 milioni. Nel primo anno interamente gestito dai figli di Silvio Berlusconi, le quattro holding che rappresentano il cuore finanziario del gruppo Fininvest hanno visto ridursi il loro valore complessivo di 35,7 milioni di euro.

Le società Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava, che nel 2023 contavano un patrimonio netto totale di quasi 438 milioni di euro, al 30 settembre 2024 si attestano a circa 402,2 milioni. Queste società detengono la partecipazione e il controllo del gruppo Fininvest, che include aziende operative in settori come media, editoria, assicurazioni, immobiliare e finanza.

Per i cinque fratelli Berlusconi il 2024 si è chiuso con una significativa perdita di valore, segnalata nei bilanci depositati presso la Camera di Commercio di Milano. I prossimi anni saranno un vero banco di prova per valutare l’efficacia di questa nuova leadership su base familiare.

Utili in calo e liquidità quasi azzerata

Secondo i bilanci ufficiali, anche gli utili delle holding hanno subito un drastico calo, scendendo del 53% rispetto all’anno precedente. Dai 59,1 milioni di euro del 2023, i guadagni netti sono crollati a 27,7 milioni. Rimane poco chiaro se tali profitti siano stati distribuiti tra Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara e Luigi Berlusconi, dato che i verbali delle assemblee restano coperti da omissis.

Un altro aspetto rilevante è la gestione della liquidità: nel corso dell’anno, le risorse detenute presso istituti bancari sono passate da quasi 65 milioni di euro a meno di 2 milioni, segnando una riduzione di oltre 63 milioni. Questo cambiamento sembra riflettere una strategia di riorganizzazione finanziaria, ma i dettagli sulle motivazioni restano oscuri.

Tagli alle spese

Un’altra misura adottata dagli eredi è stata la riduzione dei costi operativi. I compensi ai consiglieri di amministrazione, tra cui Marina e Piersilvio, sono stati ridotti di 106.000 euro rispetto all’ultimo anno di gestione del loro padre. Anche altre spese, come le “prestazioni assimilate al lavoro dipendente”, sono state tagliate di quasi 276.000 euro, anche se non è chiaro chi beneficiasse di queste somme.

Tuttavia, i bilanci delle holding evidenziano preoccupazioni per il futuro: due di esse, la Prima e l’Ottava, hanno accantonato fondi per 1,5 milioni di euro ciascuna per coprire eventuali perdite derivanti dalle società immobiliari controllate, tra cui Immobiliare Dueville e Immobiliare Milano Due.

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