Febbraio, perché si chiama così e perché è considerato il mese della purificazione
Febbraio è un mese particolare: il più corto dell’anno, l’ultimo dell’inverno, spesso associato alla rinascita e alla preparazione per la primavera. Il suo nome ha radici profonde nella storia e nelle tradizioni antiche, e il significato simbolico che porta con sé è strettamente legato alla purificazione e al rinnovamento. Le origini del nome Vi siete...
Febbraio è un mese particolare: il più corto dell’anno, l’ultimo dell’inverno, spesso associato alla rinascita e alla preparazione per la primavera. Il suo nome ha radici profonde nella storia e nelle tradizioni antiche, e il significato simbolico che porta con sé è strettamente legato alla purificazione e al rinnovamento.
Le origini del nome
Vi siete mai chiesti quali siano le origini del mese di febbraio e perché si chiami proprio così? Ovviamente non è un caso: la parola “febbraio”, spiega l’Accademia della Crusca, deriva infatti dal latino – “februarius, derivato di februus ‘purificante’ -.
In questo mese dell’anno, che nell’antico calendario romano era l’ultimo e non il secondo come nel calendario giuliano e gregoriano, si celebravano infatti riti di purificazione di corpo e spirito per prepararsi all’anno nuovo e attirare la fortuna.
Il mese era dedicato a Febris, dea della Febbre associata alla guarigione dalla malaria, nome probabilmente derivato dall’etrusco Februus, Dio della morte e della purificazione.
Le celebrazioni che la vedevano protagonista raggiungevano il culmine il 14 febbraio con le Februalia, festività durante le quali si eseguivano sacrifici per ottenere la protezione della divinità e propiziare la fortuna e la rinascita in vista del nuovo mese in arrivo.
Come spiega Romano Impero, il culto di Febris, con l’avvento del Cristianesimo, venne rimpiazzato dal culto di Santa Febronia, poi spostato al 25 giugno. Il 14 divenne invece il giorno di San Valentino, in nome della “febbre d’amore”.
Simbolicamente febbraio è quindi il mese che segna il passaggio dal cupo inverno al risorgere della natura e della vita, momento ideale per purificarsi da ciò che è stato e dalla pesantezza invernale, preparandosi ad accogliere il nuovo. E’ il periodo ideale per liberarsi di ciò che non serve più in vista di un nuovo ciclo rigenerante.
Ametista e Viola sono rispettivamente la pietra preziosa e il fiore associati a questo mese dell’anno.
Febbraio nella tradizione cristiana: la Candelora
Con la diffusione del Cristianesimo, molte festività pagane vennero assorbite e reinterpretate in chiave cristiana. Un esempio evidente è la Candelora, celebrata il 2 febbraio, che simboleggia la purificazione di Maria dopo la nascita di Gesù.
Secondo la legge ebraica, una donna era considerata impura per 40 giorni dopo il parto e doveva recarsi al tempio per purificarsi. La Candelora, dunque, nasce come una festa legata alla purificazione e alla luce, un elemento ricorrente nelle celebrazioni di questo periodo. Il nome stesso deriva dall’usanza di benedire e accendere candele, considerate simbolo di protezione e rinnovamento spirituale.
Febbraio e i riti della purificazione
Durante il mese di febbraio, i Romani celebravano diversi riti di purificazione, i più noti dei quali erano le Februalia e i Lupercali.
Le Februalia erano rituali di espiazione in cui si usavano strumenti chiamati “februa”, come pelli di animali, acqua lustrale e rami di alloro, per purificare le persone e gli ambienti. Il rito si concludeva con sacrifici agli dèi, chiedendo protezione e fortuna per il nuovo anno in arrivo.
I Lupercali, celebrati il 15 febbraio, erano invece festività di purificazione legate alla fertilità e alla protezione contro il male. Giovani sacerdoti, detti Luperci, correvano per le strade di Roma colpendo con strisce di pelle di capra le donne che incontravano, in un gesto simbolico volto a garantire loro fertilità e protezione. Questa celebrazione aveva origini arcaiche e si svolgeva sul Palatino, il luogo dove, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo.
Queste tradizioni, seppur apparentemente lontane, trovano ancora oggi un’eco nella nostra cultura. Il concetto di purificazione di febbraio si è in parte trasformato con l’avvento del Cristianesimo, mantenendo però il suo significato originario.
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