Da quando abbiamo iniziato a doppiare i film?
In Italia i film iniziarono a essere doppiati nel 1932. Nel 1934 Mussolini varò una legge che vietava la distribuzione di film in lingua originale.
In Italia il doppiaggio si diffuse in piena epoca fascista. Nel 1932 il produttore genovese Stefano Pittaluga aprì il primo stabilimento per il doppiaggio. Dopo due anni, nel 1934, il governo Mussolini dette una mano alla professione del doppiatore, con una legge che vietava la distribuzione di film stranieri non doppiati in Italia.. Espediente. Con la scusa dell'autarchia, Mussolini voleva arginare la crisi al botteghino dopo l'avvento del sonoro e riportare la gente al cinema.. Doppiati all'estero. A cavallo tra Anni '20 e '30 le major hollywoodiane si trovarono, infatti, a fare i conti con un problema fino ad allora sconosciuto: la traduzione dei film in diverse lingue per la distribuzione all'estero. E agli inizi lo fecero nel modo più semplice (ma costoso), girando i film più volte in lingue diverse: inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. L'esito però non era dei migliori; per la versione italiana venivano impiegati attori italo-americani che parlavano con un forte accento inglese, oppure venivano messi lunghissimi sottotitoli.. Evitare La crisi. Il pubblico italiano non gradì la novità e sembrò sul punto di abbandonare il grande schermo. Sarebbe stata una vera débacle per l'industria cinematografica nostrana, allora ai primi passi. . saranno famosi. Con la legge del '34, il fascismo dette nuovo impulso al cinema e incoraggiò una nuova professione. Richiestissima. I primi doppiatori erano attori di teatro (uno dei più noti era Paolo Stoppa) e il pubblico si abituò alla dizione perfetta e alla qualità della recitazione a tal punto che talvolta venivano doppiati anche gli italiani esordienti (capitò a Sofia Loren, Claudia Cardinale, Franco Nero, Anna Magnani). Altri, come Alberto Sordi, iniziarono invece come doppiatori..