Aziende, spinta alle fusioni Accesso al credito più facile

Era atteso dal 2011, quando fu varato lo Statuto delle Imprese. Doveva essere annuale. Ma il disegno di legge nato per tutelare le micro aziende e promuovere il loro sviluppo è rimasto sempre sulla carta. Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso, ha dato il via libera al ddl […] L'articolo Aziende, spinta alle fusioni Accesso al credito più facile proviene da Iusletter.

Jan 15, 2025 - 09:52

Era atteso dal 2011, quando fu varato lo Statuto delle Imprese. Doveva essere annuale. Ma il disegno di legge nato per tutelare le micro aziende e promuovere il loro sviluppo è rimasto sempre sulla carta. Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso, ha dato il via libera al ddl annuale sulle Pmi «per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane». È il primo, spiega Urso che definisce il ddl «una svolta per la politica industriale del nostro Paese, che valorizza il ruolo delle piccole e medie imprese attraverso un sistema normativo mirato all’innovazione, alla competitività e alla crescita: è un impegno che intendiamo rispettare ogni anno». E nell’aprire il Cdm la premier Giorgia Meloni ha ricordato il buon andamento dei conti pubblici «con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (4,3 nel biennio 2025-26): risultato frutto della credibilità e dell’affidabilità del governo».

I 19 articoli del ddl Pmi definiscono agevolazioni e incentivi per le aziende fino a 50 dipendenti e stanziano fondi ad hoc, come quello da 100 milioni di euro per le pmi della filiera della moda, settore particolarmente in crisi (il ministro ha convocato per il 24 gennaio un tavolo al Mimit). Sono previste agevolazioni per le aziende che si aggregano in reti e semplificazioni per l’accesso al credito (ma serve un decreto legislativo del governo).

Per favorire l’occupazione e il ricambio generazionale in azienda c’è la possibilità per i dipendenti vicini alla pensione di un part-time con l’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali. In cambio, il datore di lavoro dovrà assumere un giovane di massimo 34 anni di età. Arrivano semplificazioni su salute e sicurezza, incluse per le prestazioni in smart working. L’articolo 12 del ddl prevede poi una stretta sulle false recensioni online per turismo e ristorazione per «tutelare i consumatori dai condizionamenti» con sanzioni, divieti e diritto di replica con cancellazione. Stretta molto apprezzata dalle associazioni di categoria (Fipe) e dagli utenti che chiedono regole anche per gli influencer.

Plauso al nuovo ddl arriva da Confimprenditori, Confapi, Confartigianato («passo concreto per il sistema produttivo italiano»). Ma Confesercenti parla di provvedimento «deludente»: «Da un atto rivoluzionario ci aspettavamo di più – scrive l’associazione -: il ddl si limita ad essere un compendio di misure di piccola portata e manca una visione d’insieme, ci impegneremo per rafforzare la legge».

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