Adriano Panatta spietato sugli avversari di Jannik Sinner

"Devono tornare tutti a scuola e non capisco perché non corrano ai ripari" sottolinea l'ex tennista azzurro.

Gen 27, 2025 - 18:14
 0
Adriano Panatta spietato sugli avversari di Jannik Sinner

Adriano Panatta spietato sugli avversari di Jannik Sinner

All'indomani del trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open, Adriano Panatta ha rilasciato un'intervista a 'Tuttosport' in cui non ha fatto sconti agli avversari del numero uno del mondo: "Devono tornare a scuola, tutti, e non capisco perché non lo facciano, perché non corrano ai ripari. Misurarsi contro Sinner con il suo stesso stile di gioco, vuol dire andare in cerca di guai. Devono migliorare, tutti quanti, proprio come ha fatto lui. Misurarsi su altri tracciati, apportare modifiche che rendano i loro colpi non solo più potenti, ma anche più rifiniti, più brillanti, cercare nuove strade e più di ogni altra cosa, imparare a leggere bene i match. In questo Sinner eccelle, sa sempre cosa fare, e anche come e quando farlo".

"Anche Carlos Alcaraz? Per un verso sì, anche lui. Lo spagnolo è dotato di un tennis già diverso da quello di Sinner, appartiene a un’altra scuola e in alcune piccole cose tende a somigliare addirittura a Federer. Ha lo stesso gusto per il bel punto, e avverte dentro di sé la necessità di divertire il pubblico. Ma almeno in una cosa deve migliorare rapidamente. Nella continuità. Deve trovare dentro di sé, e nelle proprie peculiarità, un tennis più solido. Sinner l’ha fatto. Alcaraz non ancora".

Secondo l'ex tennista sono davvero pochi i rivali dell'altoatesino: "C’è Alcaraz, quando gioca ai suoi massimi livelli. E sono convinto che anche Djokovic possa ancora provare a creare fastidi a Sinner, ma sulla distanza corta, due set su tre, negli Slam lo sapete, il discorso cambia, le fatiche raddoppiano e non credo che Nole abbia ancora l’intenzione di sottoporsi a simili strazi. Tutti gli altri, al momento, non sono più da prendere in considerazione, neanche Medvedev, Tsitsipas o Rublev, quelli che almeno un match, l’anno scorso, gliel’hanno portato via. Zverev era l’ultima carta anti-Sinner di un’intera categoria di tennisti, e avete visto come è andata a finire. Magari spunterà qualcuno all’orizzonte. In tanti mi dicono che sarà Fonseca, che ho visto a Bologna in Coppa Davis. Io dico forse, anche se i progressi del brasiliano sono evidenti (ndr: da oggi sarà numero 98, per la prima volta nei cento) e la sua mano sicuramente una delle migliori in circolazione".

"Sinner può fare il Grande Slam? Quella parola non ve la dico. Non è il caso. Sono stato buon amico di Rod Laver, l’ultimo che sia riuscito a compiere l’impresa, e non potete nemmeno immaginare quanta umiltà vi sia in quell’uomo. Abbiamo giocato insieme anche in doppio. Mi ha sempre detto che ci vuole una fortuna sfacciata per arrivare sino in fondo nella stagione degli Slam. Però, sì, se Sinner dovesse vincere anche il Roland Garros, a quel punto un pensiero sarebbe inevitabile. Stai per chiedermi se Sinner possa farcela anche sulla terra rossa, vero? Beh, a guardare il baratro che si è ormai formato tra lui e gli altri, certo, può farcela. Occorre vedere quali avversari troverà per la strada. Però, perché no?" ha concuso Panatta.