Spagna: ridotta la sanzione a Volotea per la fee sui bagagli a mano

Clamoroso dietrofront del governo spagnolo ne contenzioso con Volotea per la vicenda delle tariffe sui bagagli a mano applicate da diverse compagnie low-cost. Il ministero dei Diritti sociali e del consumo, guidato da Pablo Bustinduy, ha infatti ridotto considerevolmente la sanzione inflitta al vettore, da 7,7 milioni di euro a poco più di un milione Le multe per le altre quattro aerolinee low cost coinvolte rimangono invece piuttosto pesanti: dai 107 milioni per Ryanair ai 39 milioni per Vueling e dai 29 milioni per easyjet al milione chiesto a Norwegian. Continue reading Spagna: ridotta la sanzione a Volotea per la fee sui bagagli a mano at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Jan 20, 2025 - 08:18
Spagna: ridotta la sanzione a Volotea per la fee sui bagagli a mano
Spagna: ridotta la sanzione a Volotea per la fee sui bagagli a mano

Clamoroso dietrofront del governo spagnolo ne contenzioso con Volotea per la vicenda delle tariffe sui bagagli a mano applicate da diverse compagnie low-cost. Il ministero dei Diritti sociali e del consumo, guidato da Pablo Bustinduy, ha infatti ridotto considerevolmente la sanzione inflitta al vettore, da 7,7 milioni di euro a poco più di un milione

Le multe per le altre quattro aerolinee low cost coinvolte rimangono invece piuttosto pesanti: dai 107 milioni per Ryanair ai 39 milioni per Vueling e dai 29 milioni per easyjet al milione chiesto a Norwegian.

Il noto vettore guidato da Carlos Muñoz, secondo le indiscrezioni apparse su Preferente.com, avrebbe ottenuto questa drastica riduzione della sanzione dimostrando contabilmente che il ricavato complessivo ottenuto dalla tariffazione del bagaglio a mano risultava molto inferiore a quello stimato dal ministero spagnolo del Consumer Affairs, che aveva calcolato un presunto importo di  5,9 milioni, mentre in realtà il vettore aveva ricavato solo 317mila euro. Merito dei “ragionieri” della compagnia.

Una tesi, quella della contestazione contabile, che era stata adottata anche da Ryanair, ma senza avere lo stesso successo nell’esito del contenzioso, perché il vettore di Michael O’Leary si era limitato a sostenere che il dicastero Consumer Affairs non aveva alcuna autorità a richiedere tali informazioni.