Lavoro: quello domestico coinvolge 3,3 milioni di persone in Italia | Il report di Domina

“Il lavoro domestico in Italia sembra rientrato in una dimensione più stabile e coinvolge oltre 3,3 milioni di soggetti”.È quanto emerge dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell’osservatorio Domina.Oltre all’analisi dei dati, il rapporto “offre piste di riflessione sull’importanza crescente del settore e sulla necessità di garantire un maggiore sostegno alle famiglie […] L'articolo Lavoro: quello domestico coinvolge 3,3 milioni di persone in Italia | Il report di Domina proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Jan 20, 2025 - 08:23
Lavoro: quello domestico coinvolge 3,3 milioni di persone in Italia | Il report di Domina

Il lavoro domestico in Italia sembra rientrato in una dimensione più stabile e coinvolge oltre 3,3 milioni di soggetti”.
È quanto emerge dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell’osservatorio Domina.
Oltre all’analisi dei dati, il rapporto “offre piste di riflessione sull’importanza crescente del settore e sulla necessità di garantire un maggiore sostegno alle famiglie italiane nella gestione della cura e dell’assistenza”, si legge in una nota.

Un alto tasso di irregolarità. Nonostante una diminuzione negli ultimi anni, conseguenza anche delle iniziative di informazione e sensibilizzazione condotte da istituzioni e parti sociali, il tasso di irregolarità nel lavoro domestico è storicamente molto elevato”, si spiega.

Il tasso di irregolarità nel lavoro domestico è storicamente molto elevato”.
Secondo i dati Istat, revisionati nel settembre 2024, nel 2022 il tasso di irregolarità medio in Italia si attesta al 9,7%, percentuale che sale al 47,1% nel caso del lavoro domestico.
Complessivamente, tra lavoratori e datori di lavoro, il settore conta 1,7 milioni di persone censite dall’Inps.
Applicando il tasso di irregolarità, il numero di persone coinvolte supera i 3,3 milioni.

Nel 2023, ricorda Domina, i lavoratori domestici regolari assunti direttamente dalle famiglie sono 834 mila.
Si tratta di un settore caratterizzato da una forte presenza femminile (88,6%) e straniera (69% del totale).
Il settore rimane caratterizzato dalla presenza di lavoratori provenienti dall’Est Europa (35,7%).
Il secondo gruppo più numeroso è però quello di cittadinanza italiana, che rappresenta il 31,1% del totale.
In crescita i lavoratori provenienti dalla Georgia, Perù, El Salvador, mentre ad essere in calo sono quelli provenienti da Romania, Moldavia e Bangladesh.

Flettono le famiglie datori di lavoro.
Secondo i dati INPS, i datori di lavoro nel 2023 continuano a diminuire (917.929), registrando 60 mila unità in meno rispetto all’anno precedente (-6,1%).
Si tratta di un assestamento del dato dopo gli aumenti del 2020 e del 2021, riconducibili principalmente alle misure di contenimento della pandemia.
Tra i datori di lavoro, oltre un terzo si concentra in Lombardia e nel Lazio.
La componente femminile è mediamente del 58%, mentre quella straniera del 5% (3% Ue e 2% non Ue).

Le famiglie spendono oggi 7,6 miliardi di euro per i lavoratori domestici regolari, a cui si aggiungono 5,4 miliardi per la componente irregolare.
Si tratta quindi di una spesa complessiva di 13 miliardi, che genera allo Stato un risparmio di circa 6 miliardi (0,3% del pil), ovvero l’importo di cui lo Stato dovrebbe farsi carico se gli anziani accuditi in casa venissero ricoverati in una struttura.

A questo bisogna aggiungere l’impatto che la spesa delle famiglie ha da un punto di vista economico sulla produzione in Italia: i 13 miliardiinvestiti” dalle famiglie per lavoratrici e lavoratori domestici vengono poi rimessi in circolo sul mercato, determinando uno stimolo alla produzione quantificabile nell’ordine di 253,8 milioni di nuove ore di lavoro e 21,9 miliardi di euro di valore della produzione generato (moltiplicatore 1,55).
Il lavoro domestico produce 15,8 miliardi di valore aggiunto pari al 1 punto percentuale di PIL generato.
Ma se si considera l’intero settore della cura (care economy) il valore economico è quantificabile in 84,4 miliardi di euro, il 4,4% del pil totale.

Per dare l’idea della dimensione di questo settore, basti pensare che l’agricoltura produce 39,5 miliardi (2,1% del pil) e che il settore della ristorazione (alberghi, bar e ristoranti) si attesta a 79,9 miliardi (4,2% del pil).

L'articolo Lavoro: quello domestico coinvolge 3,3 milioni di persone in Italia | Il report di Domina proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.